In mostra dal 17 ottobre, Mitch Epstein. American Nature permette la riflessione sull’impatto dell’attività umana sulla terra.

17 Ottobre 2024 di Redazione Redazione

Apre oggi, giovedì 17 ottobre 2024, la mostra Mitch Epstein. American Nature, con le immagini più significative del grande fotografo americano. Ospitata da Intesa Sanpaolo alle Gallerie d’Italia a Torino fino al 2 marzo 2025, la più grande retrospettiva su Mitch Epstein rappresenta un’occasione unica e imperdibile per tutti gli appassionati di fotografia. Il tema esplorato è lo scontro tra la natura incontaminata e l’attività umana, basato su un rapporto spesso conflittuale e qui visto in ottica dei profondi cambiamenti climatici che stanno attraversando il mondo.

Curata da Brian Wallis, direttore esecutivo del Center for Photography di Woodstock, l’esposizione è divisa in tre sezioni: American Power, Property Rights e Old Growth. Inoltre, la Sala Immersiva delle Gallerie d’Italia ospiterà in anteprima l’installazione audio visiva Forest Waves, con un video girato da Epstein stesso sulle quattro stagioni nelle foreste del Berkshire. La composizione ha visto la partecipazione dei musicisti Mike Tamburo e Samer Ghadry per la realizzazione dell’ipnotica colonna sonora.

Infine, il percorso espositivo prosegue all’Arena delle Gallerie d’Italia con il cortometraggio di Epstein Darius Kinsey: Clear Cut. Un’installazione che ricorda e celebra il fotografo Darius Kinsey, vissuto tra l’Ottocento e il Novecento, attraverso alcuni dei suoi fotogrammi più incisivi. Sulle note di David Lang e Maya Beiser, le immagini mostrano fieri taglialegna accanto ai grandi alberi abbattuti nelle foreste americane a nord-ovest.

Natura, uomo e sfruttamento in Mitch Epstein. American Nature

In apertura alla mostra, American Power presenta gli scatti risalenti al 2003-2008, periodo nel quale Epstein condusse numerosi viaggi testimonianza presso i siti di produzione di combustibili fossili e di energia nucleare. Le immagini fungono quindi da portavoce per le problematiche quali lo sfruttamento ambientale ed economico, perpetuato dalle grandi multinazionali americane ai danni delle comunità locali.

© Mitch Epstein, Amos Coal Power Plant, Raymond, West Virginia 2004
© Mitch Epstein, Amos Coal Power Plant, Raymond, West Virginia 2004

La mostra prosegue con Property Rights, la serie dedicata alle acquisizioni terriere improprie e alle successive rivendicazioni da parte della gente comune. Un tema quanto mai attuale anche per un paese fondato sul colonialismo e sullo sviluppo industriale, per il quale l’appropriamento delle risorse sarà sempre una questione aperta. Gli scatti esposti risalgono fino al 2017, anno in cui Epstein ebbe modo di visitare la riserva Sioux di Standing Rock e dialogare con gli anziani nativi.

La terza sezione, Old Growth, trasmette una scintilla di speranza, rappresentando una celebrazione e al contempo un monito. Le immagini, esposte in grande formato, mostrano le antiche foreste americane sopravvissute al grande disboscamento avvenuto nel secolo scorso. Gigantografie di alberi secolari e di biosistemi interdipendenti, a ricordarci ciò che va salvato e che potrebbe invece andare perduto per sempre.

© Mitch Epstein, Maple Glade, Hoh Rain Forest, Olympic National Park, Washington 2017
© Mitch Epstein, Maple Glade, Hoh Rain Forest, Olympic National Park, Washington 2017

“Le fotografie di Mitch Epstein raccontano la bellezza e la fragilità della natura americana e in quelle opere spettacolari leggiamo indiscutibilmente l’obbligo di prenderci cura del pianeta. Lavorare con i più grandi fotografi al mondo significa ragionare sull’attualità grazie a un punto di vista privilegiato. Alcune immagini rimarranno per sempre nella nostra memoria per la loro eleganza, delicatezza e forza”, afferma Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo.

Info

Dal 17 ottobre 2024 al 2 marzo 2025.

Orari: martedì, giovedì-domenica dalle 9.30 alle 19.30; mercoledì dalle 9.30 alle 22.30; lunedì chiuso.

Luogo: Gallerie d’Italia – Torino, Piazza San Carlo 156, Torino.

La mostra si inserisce all’interno della serie di eventi e incontri gratuiti #INSIDE, che accoglierà ospiti nazionali e internazionali. Vi riportiamo il palinsesto dell’iniziativa, volta ad approfondire e analizzare i temi proposti dalle grandi mostre fotografiche del momento.

  • 23 ottobre 2024 – Scenari: cosa guardare per capire il voto americano con Lorenzo Pregliasco e Silvia Boccardi.
  • 30 ottobre 2024 – L’America depressa con Dario Fabbri.
  • 6 novembre 2024 – In viaggio con l’America con Mario Calabresi e Marco Bardazzi.
  • 13 novembre 2024 – Linee di frattura – L’America dopo il voto con Lorenzo Pregliasco e Claudio Cerasa.
  • 20 novembre 2024 – 21 installazioni, 21 opere per Arca di Antonio Biasiucci con Antonio Biasucci e Roberto Koch.
  • 4 dicembre 2024 – Gli alberi millenari degli Stati Uniti con Stefano Mancuso.
  • 19 febbraio 2025 – La questione ispanica con Dario Fabbri.

gallerieditalia.com

Ci sono 3 commenti

  • Scopro per caso (così accade in rete) questi bellissimi e interessanti eventi. Sono di Bologna mi piacerebbe esserci. Avete convenzioni per l’accoglienza? Grazie

    • Buongiorno Edoardo! Grazie mille, sapere che riusciamo a diffondere un po’ di cultura fotografica è sempre fonte di grande piacere per noi! Venendo alla sua domanda: noi ci occupiamo di divulgazione, cerchiamo di parlare di quanti più eventi possibile pur non essendo spesso sovvenzionati. In caso lei sia un fotografo, un giornalista o un professionista del settore può provare a contattare direttamente gli organizzatori dell’evento (in questo caso Gallerie d’Italia). Ognuno di loro avrà differenti politiche in materia di convenzioni. Speriamo lei abbia la possibilità di visitare la mostra di Epstein! A presto

  • Gallerie d'Italia: Vasantha Yogananthan e la Non-fiction in fotografia

    […] dispone l’incontro con Dario Fabbri dal titolo La questione ispanica. Nata attorno alla mostra Mitch Epstein. American Nature, la rassegna di #INSIDE continua con un appuntamento dedicato alla situazione politica americana […]

Lascia un commento

qui