La mostra di Eve Arnold a Torino è ospitata a CAMERA dal 25 febbraio al 4 giugno 2023. Intitolata L’opera, 1950-1980, ripercorre i temi fondamentali della sua fotografia.
La mostra di Eve Arnold a Torino: L’opera, 1950-1980
Le belle sale di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino ospitano una leggenda della fotografia del XX secolo: Eve Arnold. Di lei, prima donna insieme a Inge Morath a entrare a far parte dell’agenzia Magnum Photos, il Time scrisse: «Che si tratti di fotografare celebrità o persone di tutti i giorni, i ritratti di Arnold sono magici, memorabili e duraturi».
Ha saputo raccontare il mondo con un appassionato approccio personale, unico strumento reputato da lei indispensabile. Determinazione, curiosità e, soprattutto, la volontà di fuggire da qualsiasi stereotipo, le hanno permesso di produrre un corpus eclettico di opere.
Il percorso espositivo
L’esposizione, curata da Monica Poggi e realizzata in collaborazione con Magnum Photos, propone al pubblico circa 170 immagini capaci di offrire, con completezza, l’opera della fotografa americana a partire dai primi scatti in bianco e nero della New York della prima metà del Novecento – celebre rimane la sequenza dedicata alle sfilate di moda che si svolgevano ad Harlem, tra sfilate con modelle e giovani stilisti emergenti afroamericani – fino agli ultimi lavori a colori realizzati alla fine del secolo.
Le opere affrontano temi e questioni come il razzismo negli Stati Uniti, l’emancipazione femminile, l’interazione fra le differenti culture del mondo.
Senza dimenticare i suoi ritratti carichi di freschezza e di intensità. Sarà proprio un servizio all’attrice tedesca Marlene Dietrich, ottenuto quasi casualmente, ad accendere i riflettori sul suo talento e a darle la meritata fama internazionale.
Il percorso espositivo raccoglie un’accurata scelta di ritratti delle grandi star del cinema, da Marlene Dietrich a Marilyn Monroe, da Joan Crawford a Orson Welles. In particolare, quelli dedicati a Marilyn offrono, in chiaro, la fragilità di una donna, di un essere insicuro e meraviglioso allo stesso tempo.

Non mancano gli accenni ai numerosi reportage tra le strade del mondo, come quelli realizzati in Unione Sovietica nel 1966, in Cina nel 1979, e, infine, l’imponente progetto sull’uso del velo in Medio Oriente, avviato dopo aver assistito a un discorso del presidente tunisino Habib Bourguiba che esortava le donne a togliere il velo per entrare nella modernità: luoghi e temi in grado di aprire dibattiti anche sull’oggi.
Eve Arnold e l’emancipazione femminile
A ben guardare, la sua fotografia rimane, in definitiva, un inno all’emancipazione femminile. I suoi soggetti sono nella maggior parte dei casi donne: lavoratrici, madri, bambine, dive, suore, modelle, studentesse, immortalate senza mai scivolare in stereotipi o in facili categorizzazioni, con il solo intento di conoscere, capire e raccontare.
Questo principio la guida anche nelle fotografie più intime e delicate, come quelle realizzate all’interno dei reparti di maternità degli ospedali di tutto il mondo.
La scelta e la disposizione delle immagini in mostra è finalizzata a restituire la ricchezza dell’opera di questa autrice, sottolineata anche attraverso numerosi documenti d’archivio, testi, provini di stampa, libri e riviste in grado di arricchire la scoperta di una vera e propria leggenda della fotografia.
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