17 Maggio 2017 di Redazione Redazione
Può la fotografia, l’istante congelato dallo scatto dell’otturatore, restituire all’osservatore non solo tutta la bellezza ma anche la forza e il significato di una performance musicale? 85 scatti firmati Lelli e Masotti e presentati nella mostra “Musiche”, organizzata da Ravenna Festival al Museo d’Arte della Città (dal 19 maggio all’11 luglio, tutti i giorni tranne il lunedì dalle 9 alle 18), confermano che il miracolo – un miracolo di tecnica e intensità, costruito in quasi 40 anni di attività – è possibile. Agli incontri in bianco e nero con i protagonisti di tutte le “musiche” – da Stratos a Pollini, da Miles Davis a Arvo Pärt – si contrappone la videoinstallazione “Vuoto con memoria”, grazie alla quale Palazzo San Giacomo a Russi emerge dall’oblio nelle immagini di Silvia Lelli e sul paesaggio sonoro di Luigi Ceccarelli.



Uno sguardo a ritroso rivela come il Festival abbia dato visibilità a molti fotografi – da Paolo Roversi a Guido Guidi, dall’Osservatorio Fotografico alla coppia Lelli e Masotti – il cui lavoro, analogamente a quanto accaduto per il teatro, suggerisce l’idea di una “Romagna Felix”. Per la XXVIII edizione – la cui immagine è per altro impreziosita dai potenti scatti del ravennate Alex Majoli, fotografo di punta dell’agenzia Magnum – il Festival rende omaggio a quest’importante parte della propria storia attraverso le due proposte ospitate al MAR. La prima, significativa, collaborazione del Festival con il Museo d’Arte della Città non può che realizzarsi sotto il segno della musica e della fotografia d’un lato, e con il desiderio di celebrare la creatività dei professionisti che da Ravenna si sono imposti sulla scena internazionale.

“Non più musica alta e bassa – scrivono Silvia Lelli e Roberto Masotti – seria, leggera, pesante, ma compresenza attiva nel paesaggio musicale che vive attorno a noi. Non c’è volontà di catalogazione, di elenco, di tassonomia, c’è una serie che si compone e si scompone, un percorso personale ed evocativo che ricorda momenti inesorabilmente fissati”: questo lo spirito che guida il viaggio di “Musiche”, il cui percorso fotografico è completato da una proiezione di materiali estratti dall’archivio dei fotografi. Protagonista, da una parte, la sigla Lelli e Masotti, che dal 1979 unisce i due fotografi originari di Ravenna. Protagonisti, dall’altra parte dell’obiettivo musicisti classici, contemporanei, sperimentatori, jazzisti, coreografi, danzatori. Come Demetrio Stratos, Astor Piazzolla, Keith Jarrett, Jan Garbarek, Miles Davis, Riccardo Muti, Mstislav Rostropovich, Leonard Bernstein, Maurizio Pollini, Claudio Abbado. Protagonisti, sempre, la musica e il gesto.
Il secondo momento espositivo è rappresentato da “Vuoto con memoria”, esito di un’ininterrotta ricerca che prosegue da anni negli spazi silenziosi e deserti di quella meraviglia architettonica che è – appunto – il seicentesco Palazzo San Giacomo a Russi. “Vuoto, con memoria, uno spazio liberato dalle passioni, dal quotidiano, dalla negatività dell’esistenza umana – spiega Silvia Lelli – Un limbo. Tenuto lontano dall’oggi. Ora è messo in dialogo e mostra la sua luce uscendo parzialmente e solo momentaneamente dall’ombra”. Creata appositamente per Ravenna Festival, la videoinstallazione si compie all’incontro delle immagini di Silvia Lelli con lo spazio sonoro firmato da Luigi Ceccarelli con la partecipazione della chitarrista Alessandra Novaga.


19 maggio – 11 luglio
MAR MUSEO D’ARTE DELLA CITTÀ DI RAVENNA
ogni giorno, tranne lunedì, dalle 9 alle 18


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