Uno sguardo a ritroso rivela come il Festival abbia dato visibilità a molti fotografi – da Paolo Roversi a Guido Guidi, dall’Osservatorio Fotografico alla coppia Lelli e Masotti – il cui lavoro, analogamente a quanto accaduto per il teatro, suggerisce l’idea di una “Romagna Felix”. Per la XXVIII edizione – la cui immagine è per altro impreziosita dai potenti scatti del ravennate Alex Majoli, fotografo di punta dell’agenzia Magnum – il Festival rende omaggio a quest’importante parte della propria storia attraverso le due proposte ospitate al MAR. La prima, significativa, collaborazione del Festival con il Museo d’Arte della Città non può che realizzarsi sotto il segno della musica e della fotografia d’un lato, e con il desiderio di celebrare la creatività dei professionisti che da Ravenna si sono imposti sulla scena internazionale.
Il secondo momento espositivo è rappresentato da “Vuoto con memoria”, esito di un’ininterrotta ricerca che prosegue da anni negli spazi silenziosi e deserti di quella meraviglia architettonica che è – appunto – il seicentesco Palazzo San Giacomo a Russi. “Vuoto, con memoria, uno spazio liberato dalle passioni, dal quotidiano, dalla negatività dell’esistenza umana – spiega Silvia Lelli – Un limbo. Tenuto lontano dall’oggi. Ora è messo in dialogo e mostra la sua luce uscendo parzialmente e solo momentaneamente dall’ombra”. Creata appositamente per Ravenna Festival, la videoinstallazione si compie all’incontro delle immagini di Silvia Lelli con lo spazio sonoro firmato da Luigi Ceccarelli con la partecipazione della chitarrista Alessandra Novaga.
19 maggio – 11 luglio
MAR MUSEO D’ARTE DELLA CITTÀ DI RAVENNA
ogni giorno, tranne lunedì, dalle 9 alle 18
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