13 Luglio 2020 di Nicole Moglia Avatar

Qualche giorno fa, nella cittadina marchigiana di Fermo, è nata la Scuola di letteratura e fotografia Jack London – intitolata a un gigante della letteratura, reporter e fotografo, nonché grande viaggiatore – da un’idea dello scrittore Angelo Ferracuti e del fotografo Giovanni Marrozzini, uniti da un lavoro, quello del reportage, che porta con sé un dovere preciso, quello della testimonianza ma che vuole restare, come dai tempi del suo ispiratore Jack London, anche una passione. La neonata scuola vuole essere dunque un luogo per imparare il mestiere del raccontare, declinato soprattutto nel campo del giornalismo, per restituire alla comunicazione quel valore etico e sociale che oggi più che mai è necessario.

La mission

Mai come oggi viviamo un’epoca in cui abbiamo accesso diretto e continuo alle informazioni, tanto che spesso ci perdiamo tra essere come in un frastuono confuso. Anche per chi si occupa d’informazione, di conseguenza, diventa sempre più difficile raccontare il nostro tempo. La scuola si pone dunque l’obiettivo di fornire quegli strumenti teorici e pratici necessari per restituire in modo efficace il ritratto della realtà attraverso una pragmatica visuale – una pragmatica che riguarda tutti i campi artistici ed estetici della realtà che viviamo – e un immaginario narrativo per poter raccontare.
La presenza della scuola nel fermano ha una sua ragion d’essere: si riallaccia a maestri indiscussi, che hanno sviluppato una tradizione nel rapporto tra letteratura e fotografia e che proprio in questo territorio hanno operato – Luigi Crocenzi, l’inventore del racconto fotografico neorealista, collaboratore del Politecnico di Elio Vittorini, e Mario Dondero, indimenticato fotoreporter.

“La scuola che abbiamo pensato insieme, – ha affermato Angelo Ferracuti, – dovrà essere uno spazio di libertà e di sperimentazione, dove mettersi in gioco. Cercando di fare un racconto onesto, profondo, rispettoso degli altri e il più umano possibile”.  “Abbiamo immaginato una scuola di fotografia ma anche di antropologia, storia dell’arte, letteratura, poesia, – ha aggiunto Giovanni Marrozzini, – come fondamenti di una corretta educazione dello sguardo.”.

L’onestà del racconto

Attraverso un corso intensivo di due settimane, la Scuola Jack London vuole trasmettere una formazione tecnica e culturale avanzata nonché interdisciplinare, affinché gli allievi apprendano a raccontare storie intrecciando parola e immagine. La lista di docenti, tutti nomi di prestigio nazionale, comprende: Franco Arminio(scrittore che ha fatto della paesologia una realtà nazionale in tempi globali), Christian Caliandro (storico dell’Arte ed esperto di politiche culturali), Pier Luigi Celli (dirigente d’azienda e scrittore, ex direttore generale della Rai), Lorenzo Cicconi Massi, (fotografo e cineasta), Ignacio Maria Coccia (reporter dell’Agenzia Contrasto), Renata Ferri (editor del gruppo RCS-Corriere della Sera), Marco Filoni (filosofo, conduttore radiofonico e responsabile editoriale di Treccani Libri), Michela Fusaschi (antropologa dell’Università Tor Vergata di Roma), Marco Longari (Africa chief photographer dell’Agenzia France Press), Massimo Raffaeli (critico letterario, collaboratore del Venerdì di Repubblica), Alberto Rollo (editor e consulente per la narrativa italiana di Mondadori), Marino Sinibaldi (direttore di Radio Tre), Nadia Terranova (scrittrice per Einaudi, collaboratrice delle pagine culturali di Repubblica), Stefano Trasatti (giornalista, fondatore di Redattore sociale).
Il corso avrà inizio il 12 ottobre e si concluderà il 12 dicembre 2020, con lezioni tutte le settimane da lunedì a venerdì. Sono previsti alcuni appuntamenti di approfondimento anche nei week-end e, oltre alle lezioni teoriche, gli studenti parteciperanno a laboratori ed esercitazioni sul campo. Le lezioni si terranno a Torre di Palme, borgo medievale in territorio di Fermo (Marche) affacciato sul mare Adriatico. Il costo del corso è di 2.800 euro.

La Scuola, grazie a una donazione privata, mette a disposizione 3 borse di studio intitolate a Lucia Vitali Rosati e riservate a giovani sotto i 30 anni e 8 borse di lavoroofferte dalle tre aziende sostenitrici per realizzare progetti concreti di indagine sul campo e di reportage. Agli altri allievi la Scuola si impegna a offrire stage di varia durata in strutture editoriali, sociali, culturali e produttive in Italia e all’estero, all’interno delle quali realizzare, nei primi mesi del 2021, reportage o lavori attinenti al corso. Tutti i dettagli nel bando. Nel 2021 fino a 10 allievi avranno infine la possibilità di partecipare in esclusiva a un workshop di 12 giorni a bordo di un battello sul Rio delle Amazzoni per raccontare l’Amazzonia, e seguiti da Ferracuti e Marrozzini, autori di Selva oscura, viaggio sul Fiume mondo, di prossima pubblicazione per Mondadori.

La Scuola è promossa dall’associazione culturale “Jack London” con il contributo del Comune di Fermo, della Fondazione Carifermo, di Solgas, dell’Ambito Territoriale Sociale XIX delle Marche, con il sostegno di Mastercard, Supermercato Sì Fermo e Pastificio Marcozzi Campofilone, con la partnership della Fototeca provinciale Fermo e dell’Archivio Mario Dondero, con il patrocinio del Parco nazionale dei Monti Sibillini.

Per maggiori informazioni sulla scuola e sui corsi, visita il sito ufficiale qui.

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