19 Gennaio 2019 di Vanessa Avatar

NUDITAS. Anatomie contemporanee

Maxima Gallery, galleria d’arte moderna e contemporanea, specializzata in mediazioni d’arte e curatela di collezioni private, presenta l’esposizione fotografica dedicata a Lady Tarin e Roberto Kusterle.
La mostra, curata da Claudio Proietti, presenta i lavori dei due artisti, per la prima volta assieme. Partendo da un comune mezzo di espressione, la macchina fotografica, e dalla predilezione per il monocromo, i due inaugurano un ideale duello attorno al corpo e alle sue forme di manifestazione, nodo centrale della ricerca artistica di entrambi.

Esposizione fotografica dedicata a Lady Tarin e Roberto Kusterle

È Lady Tarin stessa a definire il filo conduttore della sua indagine l’erotismo inteso come forza vitale. Con il suo approccio complice ed empatico, da donna a donna, Lady Tarin ritrae le sue protagoniste in maniera autentica, senza veli né filtri, mirando alla rappresentazione dell’essenza delle donne, al di fuori dei processi di ipergeneralizzazione ai quali il corpo femminile è sottoposto da secoli. Sono donne comuni, ma di una straordinaria forza e bellezza, fiere e spontanee nel mostrarsi all’obiettivo, restituendo spontaneità al mondo erotico femminile. Lady Tarin afferma “Mi sono resa conto che la nostra parte più vitale e sensuale è legata alla forza, quindi ho lavorato sul set per farla emergere”. Ed è proprio la forza espressa attraverso una “lotta” quella che attraversa la serie inedita presentata in mostra, The Fight. Sullo sfondo di un laboratorio silenzioso, lontano dalla attività frenetica diurna, si consuma il duello tra i due corpi, sfacciato, ma gioioso, Ci si sente un po’ voyeurs e catapultati nel mezzo di in una dimensione privata, di un gioco tra due amiche che, cosparse di farina, ci guardano con espressioni stravolte dalla concitazione. Se Lady Tarin conduce una indagine cruda su un erotismo libero e liberato, dove i suoi soggetti si spogliano degli standard estetici e dei codici imposti da moda e società, Roberto Kusterle sublima quella stessa nudità nell’espressione di un profondo mutamento, una comunione mistica con la natura, dove il corpo diventa una materia inafferrabile e impalpabile ed emanazione di un erotismo sognato. Nella straordinaria carriera di Kusterle, lo scatto fotografico rappresenta l’ultima azione di un percorso complesso e articolato, consumato nell’atmosfera intima e raccolta del suo studio, fatto di costumi di scena e set fotografici laboriosi ed estenuanti. Una lenta elaborazione, la sedimentazione di un lavoro lungamente pensato, immortalato nell’istante dello scatto fotografico. Attraverso una selezione degli scatti raccolti nella monografia di recente pubblicazione, Corpus ligneum (Ed. Punto Marte, Verona, 2018), Roberto Kusterle ci conduce attraverso un viaggio onirico nella metamorfosi del corpo. La centralità di tale tema, caro all’artista, è qui declinata nell’incontro con il Legno, elemento fondante della natura, simbolo del rapporto tra uomo e natura, non senza connotazioni spirituali ed esoteriche. Corpi “come sculture lignee bruciate e non” e teste “come fossero dei busti” dice Kusterle, adagiati sensualmente su tronchi, abbracciati l’uno all’altro in un’atmosfera rarefatta, propagazione di una materia nuova, impalpabile, silenziosa, dove il corpo si fonde con la natura in una ideale continuità tra mondo umano, animale e vegetale.

Tra vitalismo erotico e scrigno dell’inconscio, il risultato è per entrambi gli artisti la messa a nudo dell’essenza dell’essere umano, di un corpo che si fa identità profonda. Una nudità dell’anima.

Maxima Gallery
NUDITAS. Anatomie contemporanee
da venerdì 17 dicembre a venerdì 15 febbraio 2019
Via Agostino Depretis, 86 – 00184 Roma

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