25 Giugno 2020 di Nicole Moglia Avatar

Lo storico brand giapponese ha venduto la propria divisione Imaging al colosso nipponico Japan Industrial Partners (JIP) ponendo fine ad ottantaquattro anni di attività nel settore della fotografia.

Un timore diventato realtà

La notizia non ha sorpreso i più, in quanto la decisione sembrava nell’aria già da qualche tempo. Ad inizio 2019, Olympus aveva pubblicato il documento “Trasformare Olympus – Trasformazione in una società di tecnologia medica veramente globale”, il cui titolo, nonostante le successive smentite, già lasciava supporre ciò che ora è effettivamente accaduto. Inoltre, i comunicati stampa dell’azienda, sempre più spesso relativi all’ambito medico, indicavano un interesse crescente verso la fornitura di apparecchiature mediche.
Nel memorandum d’intesa con JIP, Olympus dichiara un’ulteriore motivazione alla base della sua decisione: la rapida contrazione del mercato delle fotocamere digitali causata dall’evoluzione degli smartphone. Elemento che, ha affermato la stessa azienda, ha causato “perdite operative per 3 anni fiscali consecutivi”.
Nel memorandum si legge, inoltre, che i marchi Om-D e Zuiko sopravviveranno nelle mani di JIP, la quale si impegnerà anche a fornire supporto ai prodotti Olympus distribuiti prima della vendita della divisione.
La chiusura dell’accordo definitivo è prevista per fine anno.

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