2 Gennaio 2017 di Redazione Redazione

di Alessandro Curti


Scopriamo la prima agenzia fotografica completamente dedicata alla mobile photography: la scommessa lungimirante di Stefano Fantoni


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A Milano, nel settembre 2014, nasce un’idea che pensa in grande partendo da un piccolo strumento tascabile: lo smartphone.
Stefano Fantoni, giovane creativo con oltre vent’anni d’esperienza nel campo della fotografia, decide di fondare un’agenzia fotografica particolare, la prima dedicata solo ed esclusivamente alla mobile photography.
Questo progetto nasce da un’intuizione consapevole: la fotografia da smartphone è, al giorno d’oggi, il mezzo più istantaneo, immediato e in linea con la comunicazione contemporanea e può essere una valida alternativa alle classiche agenzie fotografiche.
Così, dal febbraio 2015, nascono app ufficiale e sito internet di Picwant, che inizia a raccogliere utenti in tutto il mondo attraverso sponsorizzazioni, Google ads e contest sul territorio in Italia, USA e UK: oggi sono più di 40 i Paesi nel mondo che offrono pickers, ovvero i “raccoglitori” di immagini che collaborano con l’agenzia.
Come funziona Picwant?
Un team interno di quattro persone si occupa dell’editing e della selezione degli scatti che vengono inviati dai pickers di tutto il mondo. I diritti delle fotografie restano di proprietà dell’autore, che mantiene il copyright e rilascia le immagini in esclusiva. L’obiettivo di Picwant è quello di stimolare gli utenti a creare materiale e produrre fotografie per arricchire l’archivio di fotografie stock d’autore, che si rivolgono a una clientela sia commerciale che editoriale.
In caso di vendita degli scatti, ai picker va una percentuale di guadagno che varia dal 30 al 50%, in base al tipo di servizio richiesto.
La prerogativa di Picwant è quella di essere sempre al centro dell’attualità e di proporsi come agenzia fotografica all’avanguardia, sempre attenta agli eventi che accadono nel mondo e capace di fornire materiale di qualità in tempi brevissimi, se non addirittura immediati.
Come si diventa picker?
Scaricando l’app Picwant, l’utente effettua la registrazione del profilo e, per completare l’iscrizione, deve caricare un minimo di 5 scatti di qualsiasi tipo, per avere ampia varietà di materiale, che vengono selezionati dagli editors.
Una volta accettate le immagini inviate, viene attivato un sistema di notifiche interno all’app, basato sulla geolocalizzazione, che richiede agli utenti produrre reportage o scatti singoli in base alle necessità del momento.
Per fare un esempio pratico, se ci fosse necessità di scatti che raccontino le elezioni presidenziali degli USA, Picwant avrebbe la possibilità di inviare delle notifiche selettive ai pickers registrati negli Stati Uniti, che si attiverebbero immediatamente per produrre materiale utile all’agenzia.
Alcuni dati
Con oltre 700 pickers attivi, Picwant oggi conta circa 33 mila fotografie pubblicate e questo numero è in continua crescita.
I prezzi delle immagini variano da 15 a 75 €, in base alla risoluzione e al tipo di utilizzo (commerciale o editoriale).
Nell’estate 2016 è stato organizzato un contest fotografico intitolato Get more than likes che ha toccato Italia, USA e Gran Bretagna, e ha raccolto oltre 200 partecipanti e circa 1000 immagini. Gli scatti vincitori sono stati esposti nell’ottobre 2016 allo Spazio Solferino di Milano.
Picwant ha partecipato alla scorsa edizione di Umbria World Fest.

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