«Il primo è stato Plastic Colors. Mentre ancora studiavo, partecipai a una residenza artistica a Berlino, dove il mio progetto ha preso piede. Iniziai a camminare per la città, passando almeno due ore ogni giorno a scattare immagini a oggetti di plastica colorati. Le immagini che ho prodotto per quella serie avevano lo scopo di smarrire l’osservatore, portarlo a chiedersi cos’ha di fronte, far sì che ognuno potesse immaginarsi una realtà e una propria storia da sé. Plastic Colors raccoglie immagini scattate a Berlino, ma anche a Parigi – un po’ ovunque a dire il vero –, perché ciò che importa non è la realtà oggettiva, non è riconoscere il luogo o il soggetto. Ciò che conta sono i colori, le ombre, la combinazione di immagini che normalmente non verrebbero accostate. Così nacque il primo libro, inizialmente come autopubblicazione, ma in seguito un insegnante della mia accademia inviò il libro al MACK First Book Award (Edizione 2015) senza avvertirmi, venni selezionata e lo pubblicai grazie al supporto di un editore e della Galerie Madé che attualmente mi rappresenta a Parigi. Il libro 8, invece, è il frutto di un lavoro realizzato durante una residenza artistica in Deauville, una località marittima, nota per il casinò e la vita notturna. Lasciandomi ispirare dal contesto in cui ero, ho deciso di fare un omaggio a Françoise Sagan, autrice francese nota già negli anni Sessanta per il suo essere sovversiva e anticonformista. La mia serie si riferisce a un racconto autobiografico di cui Sagan parla nel libro Avec mon meilleur souvenir, dove il gioco d’azzardo, la vita spensierata e vacanziera, e soprattutto l’ossessione per il numero otto sono protagonisti. È una scrittrice e sicuramente avrà inventato qualcosa nel suo racconto. Allo stesso modo io vedo la mia fotografia. Ho quindi voluto realizzare un’interpretazione visiva di quella storia, tra biografia e invenzione, tra realtà e finzione».
di Silvia Carapellese
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Marguerite Bornhauser
Fotografa francese nata nel 1989. Vive e lavora a Parigi. Il suo lavoro è stato esposto alla Maison Européenne de la Photo- graphie e a Paris Photo (2019), nelle strade di Cincinnati per il Cincinnati Art Museum, ad Arles durante il festival della fo- tografia, ad Agnès B, agli AMP Studios di Londra. Marguerite Bornhauser aggiunge solitamente un lavoro editoriale alla sua ricerca fotografica. Il suo primo libro, Plastic Colors, è stato selezionato tra i finalisti del primo premio Mack books nel 2015 e pubblicato nel 2017. Il suo 8 è stato pubblicato da Poursuite nel 2018. Nel 2019 ha dato alle stampe Red Harvest con lo stesso editore. Collabora anche con riviste e giornali francesi e internazionali come fotoreporter, ritrattista e fotografa di moda.