Si è conclusa la quarta edizione del Premio fotografico Umane Tracce, dedicato alla memoria di Nicola Paccagnella e istituito da Paola Riccardi, Stefano Bianchi, Enzo Cortini. Tra i 68 progetti sottoposti alla giuria, si aggiudica la vittoria il progetto Net_Zero Transition di Simone Tramonte. Il progetto diventerà un libro Crowdbooks donato da Stefano Bianchi, nonché una mostra itinerante curata da Paola Riccardi.

Sede della premiazione, e prima tappa espositiva, è lo Spazio Kryptos, a Milano, il giorno 21 maggio 2025 dalle ore 18:00. Le altre mostre avranno invece luogo presso Vada Photo Festival, 22-24 agosto, ColornoPhotoLife, 19 settembre-9 novembre, Livorno Photo Meeting, 14-16 novembre e CSF Adams, 21 novembre-10 dicembre.
Premio fotografico Umane Tracce: la quarta edizione
“Mi ha colpito il numero di buoni lavori che abbiamo analizzato” commenta Paola Riccardi, Direttrice artistica del Premio. “Storie ben narrate, stili fotografici coerenti, linguaggi della fotografia professionale messi a disposizione di racconti umanistici profondi e condivisibili. Il lavoro vincitore quest’anno, Net_Zero Transition di Simone Tramonte, frutto di una lunga e documentata ricerca fotografica, presenta il tema ambientale finalmente in una prospettiva positiva: le nuove biotecnologie, i luoghi di eccellenza dove si progettano soluzioni virtuose, sostenibili, tecnologicamente avanzate a difesa dell’ambiente. È proprio il lavoro che speravamo di trovare, perché la rigenerazione del Pianeta è davvero l’unica strada oggi percorribile e la consapevolezza collettiva su questi temi può crescere solo scorgendo orizzonti possibili e concreti, una idea di futuro”.
Net_Zero Transition
Testimonia gli sforzi umani impiegati per contrastare e arginare il cambiamento climatico, considerata ad oggi una delle più grandi criticità dell’umanità. Data la grande attualità del tema, il progetto di Simone Tramonte si è aggiudicato il primo premio, volendo inoltre valorizzare il sapiente uso del linguaggio documentaristico.
Krajna
Vince il secondo premio il progetto Krajna di Michela Iaccarino. Il fotoreportage offre infatti un interessante sguardo retrospettivo del conflitto in Ucraina, arrivando a ritroso fino all’Euromaidan del 2014. Un excursus storico e artistico di ampio respiro dunque, premiato per aver saputo coniugare attualità e cronaca in documento di Memoria storica.

A Zero
Infine, Massimo Borri si aggiudica la menzione d’onore con A Zero, una sequenza di nitidi autoritratti in bianco e nero. Capaci di aver creato una metamorfosi umana, gli scatti di Borri sono testimonianza dell’identità di genere, nonché del suo incredibile timbro attoriale.
Info
Dal 21 al 31 maggio 2025.
Luogo: Spazio Kryptos, Via Panfilo Castaldi 26, Milano.
Orari: dal lunedì al venerdì, dalle 16.00 alle 20.00. Sabato, dalle 15.00 alle 21.00.
Ingresso gratuito.
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