Annunciate le vincitrici del Premio Musa per donne fotografe, giunto alla terza edizione e dedicato allo sguardo femminile nella fotografia.

22 Ottobre 2021 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Annunciate le vincitrici del Premio Musa per donne fotografe, giunto alla terza edizione. Il premio nasce con l’intento di valorizzare lo sguardo femminile nella fotografia e si rivolge a donne fotografe, professioniste e non, chiedendo loro di realizzare portfolio e lavori progettuali.

La giuria, composta da Grazia Dell’Oro, Chiara Ruberti, Sara Munari e Antonella Monzoni, ha selezionato tre progetti nelle tre categorie del premio. Tutti i lavori saranno proiettati alla prossima Biennale della fotografia di Mantova.

Le vincitrici del Premio Musa per donne fotografe

Progetto personale, Fotografia concettuale, Ricerca, Still life

Prima classificata in questa categoria è Noemi Comi con il suo progetto Homo Saurus. Un lavoro ironico e allo stesso tempo critico che, basandosi sulle teorie cospirative sui rettiliani, mette in scena un mondo distopico e infernale.

La fotografa riflette sul modo in cui i cospiratori presentino una visione distorta dell’umanità e del cosmo. Fornendo spiegazioni surreali all’ascesa di molti personaggi di potere, spiegazioni che attingono a ciò che abbiamo ereditato dalla mitologia.

Il risultato è una sorta di lavoro enciclopedico che, partendo da una visione del mondo scientifico, riscrive il presente e il futuro. Mettendo a nudo un atteggiamento tipico della società edonistica: la costruzione di miti e finzioni.

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Homo Saurus © Noemi Comi

Noemi Comi esporrà il suo progetto nella galleria di Mu.Sa a Monza a partire dal 18 novembre 2021 (inaugurazione alle ore 18.30).

Ritratto, Moda, Ritratto ambientato, fotografia di spettacolo

Ad aggiudicarsi il primo premio in questa categoria è Chiara Cunzolo con il progetto Free Down Sindrome. Un lavoro scaturito dai dati riguardanti gli aborti di bambini a cui era stata diagnostica, in fase prenatale, la sindrome di Down.

Si stima, infatti, che il 65% dei bambini in Norvegia, ai quali era stata diagnosticata la sindrome prima della nascita, siano stati abortiti. Cifre che salgono al 90% in Gran Bretagna e al 95% in Spagna.

In Danimarca le nascite con la sindrome sono diminuite di circa il 13% l’anno durante il periodo 2004-2010. Tanto che potrebbero arrivare a scomparire del tutto entro il 2030, rendendo la Danimarca il primo Paese al mondo “Down Sindrome Free”.

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Free Down Sindrome © Chiara Cunzolo

Reportage, Street Photography, eventi, viaggi

Fiorella Baldisseri con il progetto Morris “il Cinemaio” si aggiudica il primo premio in questa categoria.

La fotografa racconta la storia di Morris Donini, meglio conosciuto come “il Cinemaio”, che durante l’anno di chiusura forzata a causa della pandemia ha deciso di continuare a proiettare i film a sala vuota.

Un lavoro che parla di resilienza ma soprattutto di passioni. Sono, infatti, le passioni che ci permettono di guardare avanti, di superare anche le difficoltà che sembrano insormontabili.

www.musafotografia.it

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