Edoardo Delille e Giulia Piermartiri con Atlas of the New World si aggiudicano il Premio Ponchielli 2024, giunto quest’anno alla XX edizione. Promosso da GRIN (Gruppo Redattori Iconografici Nazionale), il prestigioso concorso tratta tematiche di ampio rilievo, dalle guerre alle carestie, passando per le ingiustizie sociali e l’impatto dell’uomo sull’ambiente.
A presiedere la giuria incaricata di valutare i progetti selezionati è Martino Marangoni, Presidente e docente della Fondazione Studio Marangoni. Tra i membri si annoverano invece Paolo Woods, fotografo e direttore artistico di Cortona on the Move; Andrea Comollo, Responsabile comunicazione di WeWorld; Alessandro Cinque, vincitore del Premio Ponchielli 2023, insieme a Mariuccia Stiffoni Ponchielli e tre membri del GRIN: Elena Ceratti, Mariateresa Cerretelli e Raffaele Vertaldi.
Edoardo Delille e Giulia Piermartiri vincitori del Premio Ponchielli 2024
Con Atlas of the New World Edoardo Delille e Giulia Piermartiri vengono incoronati vincitori della XX edizione del Premio Ponchielli. Sebbene la fotografia tenda a mostrare il presente, il qui e l’ora, la serie dei due talentosi fotografi si concentra sul futuro. Ma quale futuro, considerando gli sconvolgimenti climatici che hanno già iniziato ad alterare la morfologia globale? Il duo si è dunque concentrato sulla rappresentazione del futuro probabile con il quale saremo costretti a interfacciarci.
La giuria motiva la sua scelta descrivendo la serie visiva come capace di “esercitare il potere predittivo della fotografia e quello evocativo della messa in scena”.
Le menzioni speciali e il miglior libro
La prima menzione spetta al progetto ENVIRONMENTAL SPRING. Attivisti climatici e ambientali in Europa di Michele Borzoni e Rocco Rorandelli. Realizzata tra il 2021 e il 2024, la serie esplora l’attivismo ambientale in vari paesi europei, tra cui Italia, Germania, Portogallo, Belgio, Francia, Svizzera e Austria, e i conflitti generatisi tra attivisti e governi. Un progetto che poggia le sue basi nella speranza delle nuove generazioni verso un futuro migliore, incentrata nella lotta al cambiamento climatico.
La seconda menzione compete invece a Maledetto Darién di Tommaso Protti. Il titolo rimanda al Darién Gap, lo stretto corridoio di giungla che collega Colombia e Panama e viene ogni anno attraversato da migliaia di migranti desiderosi di giungere negli USA. Un viaggio lungo e arduo, condotto tra fame, malattie e avversità, alla ricerca di condizioni di vita migliori.
Luca Marianaccio con LORO vince invece la menzione per il miglior libro fotografico. Opera originale, che indaga in modo immaginifico e poetico il fenomeno degli UFO e UAP in Italia. All’esposizione principale si accostano contenuti grafici e informativi che guidano il lettore all’interno della narrazione. Al suo interno, il volume accoglie i testi aggiuntivi di Paolo Cagnoni, Michele Paparella, Diego Emanuele.
Menzione speciale a WeWorld
Anche quest’anno, il Premio Ponchielli predispone una menzione speciale a WeWorld, onlus impegnata nel campo della tutela sociale e dei pari diritti. ISOLA di Simona Ghizzoni, progetto fotografico sul tema della parità di genere, si aggiudica il titolo. Una serie biografica, dove attraverso la staged photography e l’autoritratto vediamo la riscoperta delle origini della fotografa e del suo rapporto con la natura. L’immagine femminile che ci viene restituita da questi scatti è quella di una donna forte, non conforme e non scontata, ma incentrata sulla sua intimità e quotidianità.