Le foto “di famiglia” non devono essere necessariamente delle istantanee, dei semplici scatti rubati durante i compleanni o le vacanze. Con l’approccio del professionista, immaginandoci su un vero set, riusciremo a realizzare immagini che saremo orgogliosi di mostrare a parenti e amici – e che ci accompagneranno per il resto della nostra vita come splendidi ricordi. Dimentichiamoci l’improvvisazione: occorrerà scegliere gli obiettivi più adatti.impostare la fotocamera nel modo giusto, pianificare nel dettaglio le sessioni, allestire la scena come si deve e, non da ultimo, gestire al meglio i “modelli” (in particolare i più piccoli!), possibilmente facendo divertire tutti!
3#I bambini devono divertirsi
- Impostiamo un tempo veloce. «I bambini si muovono rapidamente! Per ridurre al minimo il mosso», spiega Louise, «cerco di usare un tempo di posa non più lento di 1/250 di secondo per la maggior parte delle situazioni. Se stanno correndo, lo aumento a 1/500. Se sono su un’altalena, o un genitore li lancia in aria, o gli fa fare la “trottola”, mi spingo a 1/1.000 di secondo per congelare il movimento. Per ottenere scatti nitidi con focali lunghe (ad esempio un 135 mm anziché un 50 mm) sarà necessario un tempo di posa ancor più veloce. Se le foto diventano troppo buie, apriamo il diaframma o alziamo gli ISO (l’opzione ISO Auto è di grande aiuto).
- Lasciamo il flash in borsa. I più piccoli, istintivamente, sono timorosi nei confronti di nuove situazioni e ambienti che non conoscono: l’uso del flash, sul set, può spaventarli. «Se l’illuminazione è scarsa e desiderate aumentarla, provate a usare un semplice pannello riflettente per far rimbalzare la luce sul viso del bambino. Affinché il piccolo si senta al sicuro, fate sì che sia uno dei genitori a tenere il pannello in mano, spiegandogli quale angolazione vi serva per illuminare il viso del modello. Con i bambini, di solito funzionano meglio i riflettori con superficie bianca o argentata – quelli dorati scaldano un po’ troppo la luce. In generale, ancora una volta, la luce naturale è la migliore: incoraggiamo i bambini a giocare vicino a una finestra».
- Facciamo “le facce”. Fate di tutto per farli divertire! Lasciate l’imbarazzo alla porta: capiterà di dovervene liberare spesso per far ridere i più piccoli. Facce divertenti e suoni sciocchi fanno miracoli. I bambini timidi possono essere conquistati con un sorriso e un complimento. Se sono reticenti, mostrate loro la fotocamera in modo che possano vedere cosa state facendo».
- Attiviamo AF AI Servo.«La modalità AF AI Servo è utilissima con i bambini che si muovono – quando cioè la distanza di fuoco varia in continuazione. Tenendo premuto il pulsante di scatto a metà corsa, la vostra EOS “inseguirà” il soggetto provvedendo a modificare conseguentemente la messa a fuoco sul punto AF per tenerlo a fuoco».
- Diamoci alle foto di gruppo. Impostiamo un diaframma più chiuso in modo che l’intera famiglia sia a fuoco, con ISO non troppo elevati. «Io di solito scelgo un’apertura di f/5.6 su un obiettivo da 50 mm, mettendo le persone vicino a una finestra. In spazi stretti fate un passo indietro, se possibile, per lasciare un po’ di spazio in più nell’inquadratura intorno alla famiglia.
Louise Downham
Louise, 37 anni, dopo essere stata la responsabile di una galleria fotografica, da otto anni ha deciso di dedicare tutto il suo tempo alla fotografia di famiglia, senza mai pentirsene. Il suo portfolio è enorme (solo sul suo sito personale ci sono circa 4.000 fotografie da cui prendere ispirazione). È specializzata in ritratti naturali, emozionali, dei bambini e delle loro famiglie.
www.louiserosephotography.com
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1#Fotografia NewBorn
2#Scattiamo ai bimbi