Fino al 30 gennaio 2022, Robert Doisneau, padre della fotografia umanista francese, è a Rovigo in una imperdibile mostra.

28 Ottobre 2021 di Giada Storelli Giada Storelli

Robert Doisneau, uno dei padri della fotografia umanista francese, è in mostra a Rovigo. Fino al 30 gennaio 2022, Palazzo Roverella ospita, infatti, una collezione imperdibile dei suoi scatti.

Robert Doisneau e la fotografia umanista

«Mi piacciono le persone per le loro debolezze e difetti. Mi trovo bene con la gente comune. Parliamo. Iniziamo a parlare del tempo e a poco a poco arriviamo alle cose importanti. Quando le fotografo non è come se fossi lì a esaminarle con una lente di ingrandimento, come un osservatore freddo e scientifico».

«È una cosa molto fraterna, ed è bellissimo far luce su quelle persone che non sono mai sotto i riflettori. Il fotografo deve essere come carta assorbente, deve lasciarsi penetrare dal momento poetico. La sua tecnica dovrebbe essere come una funzione animale, deve agire automaticamente».

Robert Doisneau
© Robert Doisneau, Mademoiselle Anita, cabaret “La Boule Rouge”, rue de Lappe, Paris, 1950

Leggendo attentamente queste parole di Robert Doisneau si colgono, in tutta la loro forza, i tratti distintivi di quella corrente fotografica sorta in Francia nel secondo dopoguerra e conosciuta con il nome di fotografia umanista.

L’urgenza degli artisti, a quel tempo, era di registrare la vita che si riappropriava delle strade delle città, la speranza e il cuore delle persone e allo stesso tempo le cicatrici e i segni della Seconda guerra mondiale.

È in questo periodo che Doisneau scatta le sue più belle immagini ricche di pathos e di emozione, lasciandoci una testimonianza preziosa dell’Europa di metà Novecento.

Il reportage e la fashion photography

Sebbene le fotografie del suo periodo umanista – iconica quella del bacio di una coppia colta per strada a Parigi di fronte a un bistrot all’Hôtel de Ville – siano le prime che si evocano nell’immaginario collettivo non appena si legge il suo nome, Robert Doisneau nella sua carriera si è anche confrontato con il reportage impegnato, che lo ha condotto a documentare i sobborghi intorno Parigi, ma anche con la fashion photography firmando alcuni servizi per Vogue.

La monografia di Doisneau a Rovigo

Fino al prossimo 30 gennaio il Palazzo Roverella di Rovigo ospiterà una delle più grandi e approfondite monografie per celebrarne il suo indimenticabile lavoro.

Robert Doisneau
© Robert Doisneau, Les frères, rue du Docteur Lecène, Paris, 1934

Che si tratti di fotografie realizzate su commissione o frutto del suo girovagare per Parigi, nel lungo percorso espositivo, curato da Gabriel Bauret e composto da centotrenta scatti provenienti dalla collezione dell’Atelier Robert Doisneau a Montrouge, si delinea uno stile che mescola fascino e fantasia, ma anche una libertà d’espressione dove si incontrano surrealismo e un’intensa visione umana.

www.palazzoroverella.com

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