Dal 28 aprile, MIA Fair ospita il progetto Invisibile di Roberto Polillo, che ne ripercorre quindici anni di ricerca artistica.

27 Aprile 2022 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Roberto Polillo è tra i protagonisti di MIA Fair 2022 con il progetto Invisibile a cura di Denis Curti. Dal 28 aprile al 1° maggio, a SUPERSTUDIO MAXI a Milano, ventuno fotografie di grande formato permetteranno di ripercorrere la ricerca artistica del celebre fotografo. Una indagine lunga oltre quindici anni che lo ha portato in venticinque Paesi nel mondo in cerca di un nuovo linguaggio per rappresentare la realtà.

Roberto Polillo e l’anima dei luoghi

«La fotografia, mai come ora, deve esercitare una funzione inquieta, capace di sollecitare la curiosità, l’esercizio della critica e la costante messa alla prova di ogni paradigma», spiega Roberto Polillo.

Che in questi anni ha esplorato il mondo con una fotocamera in movimento alla ricerca di quello che gli occhi non vedono: l’invisibile. L’intento è cogliere l’anima dei luoghi. Rivelare una realtà ridotta ai suoi elementi essenziali, spaziali, cromatici, percettivi, ritmici a tratti pittorici, evocativi. Una realtà altra e diversa da quella registrata soltanto dagli occhi.

Roberto Polillo
© Roberto Polillo

Venerdì 29 aprile, alle ore 18, sarà possibile approfondire il lavoro di Roberto Polillo attraverso il talk Esplorando l’invisibile. A dialogo Denis Curti e Alberto Diaspro, direttore del Dipartimento di Nanofisica dell’Istituto Italiano di Tecnologia e autore di Quello che gli occhi non vedono, con Mauro Pagani, polistrumentista, compositore e produttore discografico.

Il dibattito è completato dalla presentazione del libro Tra il visibile e l’invisibile di Roberto Polillo, grazie al quale l’autore può raccontare l’evoluzione della ricerca artistica negli ultimi quindici anni, dai primi progetti, ai più recenti sulle città del futuro e sui luoghi della spiritualità in Italia e in Asia.

L’autore

Nato a Milano nel 1946, negli anni Sessanta Roberto Polillo realizza una galleria di ritratti dei più noti musicisti di jazz, fotografando oltre un centinaio di concerti, per conto della rivista Musica Jazz diretta dal padre Arrigo Polillo.

Dopo una carriera di imprenditore e docente universitario, dal 2003 Roberto Polillo si è dedicato inizialmente a fotografare festival di artisti di strada e a documentare esempi di street art. Per concentrarsi poi estesamente sulla fotografia di viaggio.

Tra le principali esposizioni: Marocco (2005-2018), MUSEC – Museo delle Culture, Lugano, 2020. Future Cities Visions & Jazz Icons, Palazzo Velli, Roma, 2018. Visions of Venice, Tre Oci, Venezia. Stasera Jazz, Accademia Nazionale del Jazz, Siena, esposizione permanente dal 2003.

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