Per la prima volta in Italia, una ricca mostra dedicata a Saul Leiter, uno dei fotografi che meglio hanno immortalato le strade americane.

14 Aprile 2025 di Redazione Redazione

Vertigo Syndrome presenta al Belvedere della Reggia di Monza la prima grande retrospettiva su Saul Leiter. Dal 1° maggio al 27 luglio 2025, ben 126 bianchi e neri e 40 scatti a colori presenteranno al pubblico italiano uno dei fotografi che meglio ha catturato lo spirito della New York del secondo Novecento.

Saul Leiter, Advertisement for Miller Shoes, 1957 ©Saul Leiter Foundation
Saul Leiter, Advertisement for Miller Shoes, 1957 ©Saul Leiter Foundation

Antidivo per natura, da sempre refrattario alla fama, molti degli scatti di Saul Leiter sono stati stampati solo dopo la sua scomparsa. In un’esposizione curata da Anne Morin, Saul Leiter. Una finestra punteggiata di gocce di pioggia spiega perché, a distanza di anni, la fotografia di questo incredibile artista abbia tutt’oggi una grande influenza.

La mostra è realizzata in collaborazione con diChroma photography e con il patrocinio del Comune di Monza.

Saul Leiter, un’essenza nei piccoli dettagli

Per quanto possa sembrare incredibile, la peculiarità del fotografo risiede proprio nella sua semplicità. Laddove i suoi contemporanei erano intenti a mostrare la maestosità di una città come New York, Saul Leiter si è concentrato sulla quotidianità delle vita di strada. Il vapore che esce da un tombino, i riflessi nelle vetrine, uno scorcio di umanità nel volto sfocato di bambini, passanti e sconosciuti. Un realismo definito fiabesco, composto da elementi più sbirciati che realmente osservati. Poetici ed evocativi, i suoi “haiku fotografici” mostrano scorci sparsi di vita, rifuggendo tanto il sensazionalismo quanto lo stile documentaristico degli anni.

Saul Leiter, Untitled, undated ©Saul Leiter Foundation
Saul Leiter, Untitled, undated ©Saul Leiter Foundation

“Leiter si divertiva con ciò che vedeva. Non era interessato al carattere egemonico di New York o alla sua mostruosa modernità”, spiega la curatrice Anne Morin. “Inventava giochi ottici, intrecci di forme e piani che nascondono e rivelano ciò che giace negli intervalli, nelle vicinanze, nei margini invisibili”.

Anticoncezionale tanto nella scelta dei soggetti quanto nelle modalità di cattura, Leiter ha anticipato di anni l’utilizzo del colore. In un’epoca in cui era considerato volgare ed eccessivo, lui dava voce al suo bisogno intimistico di restituire almeno una minima parte dell’infinita bellezza che ci circonda, senza ubbidire a inutili convenzioni. Non trascurabile, inoltre, la duplice natura di Leiter, fotografo e pittore, delineata in mostra con la presenza di 42 suoi dipinti originali.

Info

Dal 1° maggio al 27 luglio 2025.

Luogo: Belvedere, Reggia di Monza, Viale Brianza 1.

Orari: dal mercoledì alla domenica e festivi, 10:30–20:00. Chiuso lunedì e martedì.

www.saulleiter.it

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