12 Luglio 2019 di Vanessa Avatar

Sei consigli essenziali, validi a qualsiasi ora

Prendiamoci una giornata intera e usciamo con la nostra reflex per una ventiquattrore di maratona fotografica…

  • La luce è la chiave di qualsiasi scatto in esterni, quindi evitiamo di imbarcarci nell’impresa se le previsioni del tempo non sembrano promettenti. Controlliamo un sito affidabile di previsioni e facciamoci un’idea in anticipo.
  • Quando si tratta di alba, tramonto e crepuscolo, l’orario del sorgere e del calare di sole o luna non è meno importante della luce.

  • Scattare con poca luce di solito richiede tempi lunghi, che esauriscono in un batter d’occhio le batterie. Il problema è serio se siamo in giro per ventiquattro ore. Per evitare di restare a secco, portiamo batterie di scorta o un caricabatterie per l’auto.

  • Conviene sempre scattare in RAW, specie con i paesaggi. I file RAW hanno informazioni tonali più complete e transizioni più sfumate, soprattutto nelle fasce ampie di colore omogeneo, come il cielo. Inoltre consentono maggiori correzioni all’esposizione prima di introdurre artefatti.

  • Quando scattiamo a metà giornata (o nel cuore della notte, l’effetto è lo stesso), l’esposizione è la stessa per il primo piano e per il cielo, ma all’alba e al tramonto il cielo è inevitabilmente molto più luminoso del terreno ed è quasi impossibile esporre entrambi nello stesso scatto. La risposta più semplice è usare un filtro graduato a densità neutra (ND), che trattiene la luminosità del cielo senza influenzare il primo piano.

  • Per qualsiasi scatto paesaggistico è utile il treppiede, ma con i tempi lunghi è vitale anche un cavo di scatto remoto, per evitare di muovere la fotocamera quando premiamo il pulsante di scatto. Se non l’abbiamo, possiamo ridurre al minimo il camera shake utilizzando l’autoscatto, a 2 o 10 secondi.

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