23 Luglio 2019 di Vanessa Avatar

Asya Ivashintsova-Melkumyan ha scoperto 30.000 negativi che documentano l’URSS fra gli anni 60 e 80. I negativi non sviluppati appartengono alla madre, Masha Ivashintsova, nata nel 1942 nell’ex URSS, e divenuta, con le sue fotografie parte del movimento underground di Leningrado.
Negli anni 60 e 80 Masha catturò, in decina di migliaia di foto, che raramente sviluppava conservandone solo il negativo, la vita quotidiana in un’epoca di rivoluzione sociale.
La vita di Masha ruotava intorno a delle relazioni amorose, il fotografo Boris Smelov, il poeta Viktor Krivulin e il linguista Melvar Melkumyan, che hanno portato pian piano la donna a consumarsi emotivamente e, con i suoi scatti andava alla ricerca di una parte di sé.

30.000 negativi che documentano l’URSS fra gli anni 60 e 80

Protagonista del lungo reportage di Masha, ora scoperto grazie alla figlia Asya, è la gente comune. Si tratta di una importantissima testimonianza della vita sociale nella Leningrado degli anni 60 e 80: la contrapposizione evidentissima tra personaggi dagli sguardi malinconici e bambini sorridenti.
Masha si ammalò di cancro e morì nel 2000, a soli 58 anni. Ora grazie alla figlia Asya, il tesoro delle sue fotografie è stato riscoperto e il ricordo della madre riportato in vita.
 
 

Lascia un commento

qui