15 Aprile 2020 di Redazione Redazione

La World Photography Organisation è lieta di annunciare i vincitori di categoria e i finalisti del concorso Open dei Sony World Photography Awards 2020, che premia le migliori immagini singole scattate nel 2019.
Quest’anno, la rosa selezionata comprende oltre 100 fotografi e i dieci vincitori (uno per ciascuna categoria) riceveranno in premio un’attrezzatura fotografica digitale di ultima generazione di Sony per poter sviluppare la loro visione e si contenderanno il prestigioso riconoscimento finale: il titolo di Open Photographer of the Year e un premio in denaro di 5.000 dollari. Il vincitore assoluto del concorso Open sarà annunciato il prossimo 9 giugno sulle piattaforme online della World Photography Organisation e di Sony.

I vincitori di categoria

I dieci vincitori di categoria sono:

  • Architettura: Rosaria Sabrina Pantano(Italia) per Emotional Geography, una fotografia in bianco e nero del 38° Parallelo, una scultura piramidale di Mauro Staccioli, che sorge esattamente in corrispondenza delle coordinate geografiche del 38° parallelo.
  • Creatività: Suxing Zhang (Cina continentale) per Knot,il ritratto di una giovane donna con un collage di elementi simbolici. L’immagine, anche in questo caso in bianco e nero, fa parte della serie Hua (“fiore” in cinese), che interpreta i fiori come metafore della femminilità.
  • Cultura: Antoine Veling (Australia) per Mark 5:28,una foto del 17 aprile 2019, che immortala il momento in cui una parte del pubblico è stata invitata a ballare sul palco, in occasione del concerto di Iggy Pop al Teatro dell’Opera di Sydney. Lo scatto mostra Iggy Pop attorniato da una folla di fan in movimento, soffermandosi in particolare sul cantante, su una donna che cerca di toccarlo e su un’assistente di palco che cerca di mantenere l’ordine. La scena, quasi assimilabile a un dipinto di Caravaggio, ricorda un passaggio della Bibbia: «Perché diceva: “Se riesco a toccare almeno le sue vesti, sarò salva”» (Marco 5, 25-34, versetto 28).
  • Paesaggio: Craig McGowan (Australia) per Ice Reflections, la rappresentazione di un iceberg che si staglia solitario sullo sfondo degli imponenti fiordi del Parco nazionale della Groenlandia nord-orientale. L’iceberg e il paesaggio circostante si riflettono perfettamente nelle acque terse del fiume, dando vita a una fotografia astratta, quasi pittorica.
  • Movimento: Alec Connah (Regno Unito) per Going Down!, che documenta l’istante in cui le quattro torri di raffreddamento della centrale elettrica di Ironbridge, nello Shropshire, sono state demolite, il 6 dicembre 2019.
  • Natural World & Wildlife: Guofei Li (Cina continentale) per Tai Chi Diagram,un’immagine ambientata nel Botswana, che mostra due ghepardi intenti a ripulirsi a vicenda dopo una caccia proficua. La loro posizione nell’inquadratura ricorda il simbolo yin-yang.
  • Ritratto: Tom Oldham (Regno Unito) per Black Francis, un ritratto in bianco e nero, commissionato dalla rivista Mojo, che ritrae il frontman dei Pixies, Charles Thompson (alias Black Francis). Quando ha accettato l’incarico, Oldham, ritrattista di lunga data, sapeva che il suo soggetto era un habitué dei servizi fotografici, perciò gli ha chiesto proprio di mostrare la sua insofferenza durante l’ennesima posa. L’immagine finale mostra il cantante nell’eloquente gesto di affondare le mani nel viso ed è stata l’immagine in evidenza dell’articolo.
  • Natura morta: Jorge Reynal (Argentina) per A Plastic Ocean, la foto di un pesce morto che sembra cercare disperatamente di respirare, intrappolato in un sacchetto di plastica. L’opera vuole puntare l’attenzione sull’inquinamento provocato dalle materie plastiche, che sta compromettendo l’ecosistema degli oceani.
  • Street Photography: Santiago Mesa (Colombia) per Colombia Resiste, che mostra un manifestante nella città di Medellín durante una marcia organizzata da lavoratori e venditori ambulanti, dispersi dall’intervento della squadra anti-sommossa locale. Questa scena racconta una delle tante proteste sorte in America Latina negli ultimi anni per il costo sempre più elevato della vita, la disuguaglianza sociale e la mancanza di opportunità.
  • Viaggio: Adrian Guerin (Australia) per Riding a Saharan Freight Train, un’immagine scattata in Mauritania dall’alto dell’ultimo vagone del “treno del ferro”, che viaggia lungo 700 km di binari dalla città costiera di Nouadhibou a Zouérat, nel deserto del Sahara. Con i suoi 2,5 km complessivi, questo convoglio è uno dei più lunghi al mondo e trasporta oltre 200 vagoni di minerali ferrosi.

I finalisti

Per vedere tutte le foto finaliste, puoi visitare il sito dei Sony World Photography Awards cliccando qui. Una menzione speciale va alle seguenti immagini arrivate alla selezione finale: Pinball Pier di Stephen Tomlinson (Regno Unito, Architettura), una vista aerea del Brighton Palace Pier illuminato al crepuscolo; Metamorphosis di Stanislav Stankovskiy (Federazione Russa, Creatività), una rappresentazione cinematografica dei fari di un’auto che irrompono in una serata buia e nebbiosa; Rivers di Or Adar (Israele, Paesaggio), uno sguardo dall’alto dei fiumi e dei torrenti in un’area paludosa nei pressi di Venezia; That’s Nothing to Laugh About di Adam Stevenson (Australia, Naturalistica), la fotografia di un kookaburra solitario appollaiato sul ramo di un albero arso, intento a osservare i danni provocati da uno dei tanti, devastanti incendi boschivi che hanno tenuto sotto scacco l’Australia; e Mother Love di Ottavio Marino (Italia, Ritratto), un toccante racconto del legame profondo tra madre e figlio.
Le candidature del concorso Open 2020 sono state giudicate da Gisela Kayser, direttrice generale e artistica della Freundeskreis Willy-Brandt-Haus e.V. di Berlino. Le immagini vincitrici e finaliste riceveranno il giusto tributo su tutti i canali e le piattaforme online della World Photography Organisation con contenuti dedicati, tra cui video, presentazioni e interviste. La decisione è stata presa a seguito della recente pandemia, che ha imposto l’annullamento della mostra dei Sony World Photography Awards 2020. Per far fronte a questo momento di difficoltà, la World Photography Organisation ha lanciato la pagina Stay Connected, che raccoglie un ricco programma di iniziative, attività e risorse online volte a supportare e ispirare il pubblico e i fotografi premiati all’ultima edizione degli Awards.

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