Alla Fondazione Stelline la mostra con le immagini vincitrici e finaliste dei Sony World Photography Awards.

30 Agosto 2022 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Dal 14 settembre al 30 ottobre 2022, Fondazione Stelline a Milano ospita la mostra dei Sony World Photography Awards. Giunto alla 15esima edizione, il concorso è promosso dalla World Photography Organisation e ha visto oltre 340mila candidature.

L’esposizione milanese sarà l’occasione per ammirare le immagini vincitrici e finaliste ma anche per esprimere solidarietà al popolo ucraino. Il ricavato della mostra, promossa da World Photography Organisation e Sony con la main partnership di Fondazione Fiera Milano e Fondazione Stelline, sarà infatti devoluto alla Fondazione Progetto Arca onlus per l’emergenza Ucraina.

Exotic Appetite: Inside the Italian Exotic Animal Trade © Federico Borella, Italy, 2nd Place, Professional, Wildlife & Nature, 2022 Sony World Photography Awards

I Sony World Photography Awards a Milano

Il percorso espositivo, a cura di Barbara Silbe, giornalista, co-fondatrice, direttore responsabile di EyesOpen! Magazine e collaboratrice de IL FOTOGRAFO, comprende naturalmente il progetto Migrantes del fotografo australiano Adam Ferguson, che si è aggiudicato il titolo di Photographer of the Year.

Si potranno inoltre ammirare le opere di Federico Borella, premiato con il 2° posto per la categoria Wildlife and Nature all’edizione Professional, quelle di Giacomo Orlando e Alessandro Gandolfi, che si sono aggiudicati il 3° posto rispettivamente nella categoria Ambiente e Natura Morta, oltre al progetto di Antonio Pellicano, vincitore del National Award, Rise Up Again.

Ha commentato Barbara Silbe: «I vincitori di questa competizione raccontano le storie dell’umanità e portano fino a noi frammenti di terre vicine e lontane, riassegnando alla fotografia il suo ruolo nodale, quello che da sempre mi incanta: la sua capacità di testimoniare gli avvenimenti contemporanei e consegnarli alla futura memoria collettiva».

«Le vicende che emergono dagli sguardi originali dei tanti fotografi premiati riguardano segnatamente la natura, le migrazioni, la crisi climatica, l’inclusività, le fonti energetiche, la bellezza, i giovani, la scienza… Riguardano noi, i cambiamenti che abbiamo attraversato e che ci attendono».

Concordia © Alessandro Gandolfi, Italy, 3rd Place, Professional, Still Life, 2022 Sony World Photography Awards

Sony e il sostegno alla fotografia

Spiega Federico Cappone, Country Manager di Sony in Italia: «Gli scatti proposti costituiscono testimonianze preziose del nostro tempo perché racchiudono storie che non conosciamo e che meritano di essere raccontate e condivise. Siamo particolarmente orgogliosi dei riconoscimenti conquistati ogni anno, e mai come in questa edizione, dai fotografi italiani grazie al valore culturale e all’eccellenza tecnica che distinguono le loro opere».

Cappone sottolinea inoltre come i Sony World Photography Awards rappresentino uno degli strumenti più importanti «con cui Sony si impegna a sostenere il mondo della fotografia, attraverso la continua innovazione tecnologica da un lato e un supporto fattivo al lavoro dei fotografi di ogni livello dall’altro».

Il ricavato devoluto a Fondazione Progetto Arca onlus

Tutto l’incasso della biglietteria, grazie anche alla collaborazione con Fondazione Fiera Milano e Fondazione Stelline, sarà totalmente devoluto a Fondazione Progetto Arca. Lo scorso 30 marzo la onlus ha, infatti, avviato una collaborazione con Fondazione Fiera Milano per supportare il popolo ucraino.

La collaborazione ha visto a oggi l’invio di ventidue tir con a bordo oltre 170 tonnellate di materiali (alimentari, prodotti per l’igiene personale, pannolini, stoviglie monouso, coperte, sacchi a pelo e altri beni di prima necessità, oltre a giocattoli e peluche).

Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca: «È un onore essere partner in questo importante progetto artistico che vede la sua manifestazione finale a Milano, la città in cui Progetto Arca è nata e da cui siamo partiti per ogni missione umanitaria che abbiamo affrontato in questi anni di aiuto ai più fragili».

«Come quella in Ucraina, iniziata il giorno dopo l’inizio della guerra. Oggi siamo ancora lì: abbiamo dispensato aiuti, alimenti e conforto alle tante famiglie che abbiamo accolto, e abbiamo costruito in tempo record mense da migliaia di pasti al giorno per gli sfollati».

www.stelline.it

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