22 Agosto 2018 di Vanessa Avatar

Dopo le parole in difesa dei Benetton, i genovesi chiedono che venga chiusa la mostra di Olivero Toscani

A Genova è in corso in questi giorni un’esposizione di 150 fotografie realizzate da Oliviero toscani a bordo delle navi della Costa Crociere.
Qualche cittadino, ancora scosso dalla tragedia del crollo del Ponte Morandi chiede però la chiusura anticipata della mostra; il motivo? Ai cittadini non sono andate giù le dichiarazione del celebre fotografo- che per vent’anni ha prestato servizio al gruppo Benetton – in difesa di Autostrade per l’Italia, società facente parte del gruppo Atlantia, che ne possiede il 100% del capitale sociale e che fa riferimento, proprio come principale azionista, alla famiglia Benetton.
E difatti In un’intervista al Corriere della Sera, il fotografo aveva attaccato pesantemente gli Italiani, definendoli un “popolo di incattiviti” dopo le polemiche seguite al crollo del ponte: “Da fotografo e da uomo immagine – ha detto – posso dire proprio questo: siamo un popolo di infelici, incattiviti. Ce l’abbiamo con la nostra condizione, secondo me è per una colpa nostra. Ma allora prendiamoci a sberle per strada, sarebbe più sano a questo punto. Che popolo cattivo. E non dico solo quello italiano, l’umanità. Ce l’abbiamo con tutti”.

Olivero Toscani: le sue parole mal digerite dai Genovesi

Fuori da Palazzo Ducale non si risparmiamo le critiche al fotografo: “Poteva risparmiarsele”, “Ha sbagliato”, “Doveva pensarci bene prima di prendere le difese di Autostrade” sono i commenti che si sentono ripetere più spesso dai cittadini.  E così i genovesi, molto scossi e traumatizzati da quanto accaduto chiedono di chiudere in anticipo la mostra sulla felicità ospitata a Palazzo Ducale e curata proprio da Toscani; la mostra rappresenta infatti uno schiaffo alla città di Genova: secondo le parole di Toscani, riportate dal Secolo XIX in occasione dell’apertura ufficiale della mostra, “è stata un’esperienza molto divertente perché non avendo potuto programmare nulla siamo davvero andati a caccia di felicità ritraendo le persone nei loro momenti più belli. Farlo a bordo, durante una vera crociera, ha dato quel qualcosa in più che manca negli studi di posa“.
Felicità che in questo momento stride profondamente con la situazione di Genova.

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