15 Luglio 2021 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Torna nella cittadina pugliese di Monopoli PhEST – See Beyond the Sea, festival di fotografia e arte. Tema centrale di questa edizione, IL CORPO, evocato dai progetti che si potranno ammirare dal 6 agosto al 1 novembre 2021.

Anche quest’anno, il direttore artistico Giovanni Troilo e la curatrice fotografica Arianna Rinaldo hanno pensato a una formula prevalentemente outdoor. L’idea, dunque, è di portare il museo tra la gente. Permettendo al pubblico di ammirare le opere passeggiando per il centro storico di Monopoli o tuffandosi nelle acque cristalline del suo mare. Ma senza privarsi della magia di alcune piccole location indoor, che saranno presto rivelate.

Sottolinea il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: «Arte e fotografia ancora una volta incroceranno le grandi questioni sociali e culturali del nostro tempo. E in questo incontro risiede il grande valore di PhEST, progetto nel quale la Regione Puglia ha creduto sin dal primo momento e che continuiamo a sostenere con grande motivazione».

Festival di fotografia PhEST: le mostre

Oltre venti mostre consentiranno al pubblico di scoprire il cuore della città di Monopoli. E, allo stesso tempo, di stupirsi, interrogarsi e riflettere sul “corpo”. In una fase evolutiva in cui l’uomo sembra migrare verso un nuovo pianeta, quello immateriale della Rete, il corpo sembra assumere valore sempre più marginale. Diventa zavorra, limite, la parte cagionevole da custodire solo ai fini della preservazione della vita. La pandemia sembra aver accelerato questa presa di coscienza, questa migrazione.

festival di fotografia

E invece oggi più che mai il corpo è al centro del dibattito e diviene discrimine per la politica. Pensiamo al #BlackLivesMatter, al #MeeToo e allo stesso Covid. Tutti temi in grado di spostare gli equilibri politici dell’intero pianeta e su cui si concentreranno molti dei prossimi conflitti sociali.

Gli autori

Tra i primi nomi annunciati per l’edizione 2021 di PhEST spiccano numerosi artisti internazionali. Tra loro l’artista italo palestinese Mustafa Sabbagh, che ha dedicato buona parte della sua carriera all’esplorazione del corpo. A lui sarà dedicata una importante mostra personale. Ma Sabbagh sarà anche l’autore del progetto in residenza artistica, che lo porterà a fotografare gli adolescenti del territorio nel suo stile inconfondibile.

Ancora, Angelica Dass, che con il suo progetto Humanae ha assegnato a una serie di persone pantoni diversi, a seconda della gradazione della pelle. Di Phil Toledano si potrà ammirare Maybe e di Eliška Sky Womaneroes, ritratti di donne di ogni etnia ed età ritratte in composizioni che le vedono protagoniste in una molteplicità di colori, forme e texture diverse.

Tadas Černiauskas, nel suo progetto Comfort Zone, immortala i corpi distesi sulle spiagge nella quotidianità delle giornate estive, esaltandoli e a tratti rendendoli anticonvenzionali. Paola de Grenet, con Albino Beauty, ritratti di persone albine, dà voce a un lato nascosto delle cose. David Vintirer & Gemma Fletcher, con il progetto The Futurists, si interrogano su come la concezione di bellezza stia cambiando e su come questa si stia interconnettendo sempre di più alla tecnologia.

Si potrà inoltre ammirare la mostra dedicata all’autrice Nancy Floyd, tra i partecipanti al PHMuseum Grant 2021, prestigioso premio assegnato ogni anno dal Photographic Museum of Humanity che mira a scoprire nuovi fotografi e a riconoscerne il talento.

www.phest.info

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