Dal 15 gennaio al 26 giugno 2022, Villa Bassi Rathgeb ad Abano Terme (PD) ospita Robert Capa. Fotografie oltre la guerra. Una grande mostra, curata da Marco Minuz, che vuole riportare l’attenzione su un “altro” Capa.
Non solo “miglior fotoreporter di guerra del mondo”, come lo definì nel 1938 la prestigiosa rivista inglese Picture Post. Ma anche il fotografo capace di immortalare la sua epoca e i grandi personaggi e artisti che la animarono.
Robert Capa, oltre la guerra
Spiega Marco Minuz: «Non vi è dubbio che l’esperienza bellica sia stata al centro della sua attività di fotografo. La guerra civile spagnola, la resistenza cinese di fronte all’invasione del Giappone, la seconda guerra mondiale e quella francese in Indocina (1954), durante la quale morì, ucciso da una mina antiuomo, a soli quarant’anni. Acquisendo, in queste azioni, una fama che gli permise di pubblicare nelle più importanti riviste internazionali, fra le quali Life e Picture Post, con quello stile di fotografare potente e toccante allo stesso tempo, senza alcuna retorica e con un’urgenza tale da spingersi a scattare a pochi metri dai campi di battaglia, fin dentro il cuore dei conflitti».
«Celebre, in tal senso, la sua dichiarazione: Se non hai fatto una buona fotografia, vuol dire che non ti sei avvicinato a sufficienza alla realtà. Queste sue fotografie sono ormai patrimonio della cultura iconografica del secolo scorso».
Nonostante questo, la fotografia di Capa non si è limitata ai grandi conflitti del Novecento. Testimone della sua epoca, l’artista ha saputo restituire per immagini uno spaccato della società e della cultura. Celebri i suoi ritratti, tra gli altri, a Picasso, Hemingway e Matisse.
Il percorso espositivo
Attraverso un centinaio di fotografie, il percorso espositivo fa luce sui reportage meno noti realizzati dal fotografo.
Affascinante la sezione dedicata ai suoi reportage sui film d’epoca, come Notorious di Alfred Hitchcock, dove si cimenta per la prima volta in veste di fotografo di scena. Nell’arco di pochissimi anni Capa si confronta con mostri sacri del calibro di Humphrey Bogart e John Houston. Immortala la bellezza di Gina Lollobrigida e l’intensità di Anna Magnani. Matura poi la scelta di confrontarsi con i grandi maestri del neorealismo.
In mostra anche la sezione dedicata alla collaborazione tra lo scrittore americano John Steinbeck e Robert Capa che darà avvio al progetto Diario russo. Nel 1947 i due decidono, infatti, di partire insieme per un viaggio alla scoperta dell’Unione Sovietica.
Ne emerse un resoconto onesto e privo di ideologia sulla vita quotidiana di un popolo che non poteva essere più lontano dall’American way of life.
Si prosegue poi con una serie di fotografie realizzate in Francia nel 1938 e dedicate all’edizione del Tour de France di quell’anno e con la sezione dedicata alla nascita dello Stato d’Israele.
Robert Capa, ungherese di origine ebraica, emigrato in Germania e poi in Francia e negli Stati Uniti, fondatore dell’agenzia Magnum Photos, era giunto sul posto per documentare la prima guerra arabo-israeliana del 1948. A pochi anni dalla Shoah, con la vita che riprende nonostante le violenze ancora in corso, l’obiettivo di Capa documenta le fasi iniziali della costituzione del nuovo Stato.