Un fotografo ha trascorso cinque anni della sua vita per immortalare gli interni delle terme abbandonate dell’era sovietica, ma ha trovato molto di più.
Ryan Koopmans ha viaggiato attraverso una zona conosciuta come la Riviera Russa per catturare la bellezza ammaliante di un’epoca passata.
Tskaltubo, in Georgia, una volta era una destinazione popolare per i turisti di Mosca che cercano di godersi le terme della città; in seguito alla caduta dell’Unione Sovietica, le ex grandi terme furono abbandonate e caddero in rovina.
Quando il fotografo Ryan Koopmans ha iniziato la ricerca del sito, ha trovato molto di più rispetto a quanto si aspettava: ha scoperto una comunità attiva.
E difatti durante la guerra nella vicina Abkhazia, iniziata nel 1992, i georgiani sfollati hanno trovato rifugio nelle strutture deserte e, oltre 25 anni dopo, le famiglie vivono ancora a Tskaltubo. “Il mio obiettivo è quello di ritrarre tracce di vita in questi edifici abbandonati, segnali potessero indicare che le persone vivono ancora in queste strutture fatiscenti”, dice. “Per esempio, il bucato appeso in un corridoio abbandonato, l’impronta di fango di una palla contro il muro, o vecchie bottiglie di vetro e riviste sovietiche su un tavolo – segni di presenza umana che implicano che la gente abita queste reliquie architettoniche del passato.”
Un fotografo scopre una comunità attiva nelle terme abbandonate di Tskaltubo
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