3 Marzo 2020 di Redazione Redazione

È uno tra i generi fotografici più complessi in assoluto perché la linea di confine tra un’immagine elegante e una dozzinale nel nudo è davvero sottilissima. Una sessione di nudo è più complessa di uno shooting di ritratto “classico” perché – appunto – la modella è svestita ed è fin troppo facile scadere nella volgarità. Per impedire che ciò accada, prima di pensare allo scatto, pensiamo all’intera scena: avere le idee chiare ci aiuterà a raggiungere il risulto senza incertezze e imbarazzi. Il fotografo sardo Sergio Derosas, classe ’75, ci fornisce preziosi consigli per raggiungere il nostro obiettivo con successo.

L’outfit

Una volta scelta la location, quale outfit adottare? Dipende. Facciamo degli esempi. Nella foto (in alto), immersi nel canneto, abbiamo optato per un vestito aperto sul davanti (tipo vestaglia) che abbiamo lasciato scivolare sul corpo della modella in modo da poterlo scoprire solo parzialmente – per un effetto “vedo non vedo” molto delicato. Abbiamo immerso il soggetto nell’ambiente naturale, creando una cornice che potesse enfatizzare i “colori” della modella e quelli del vestito

La posa

Le pose sono importanti per comunicare e, soprattutto, per valorizzare la modella. Ricordiamoci che è nostro compito quello di riuscire a esaltare le caratteristiche della ragazza così da sfruttare i suoi punti “forti”. Ci sono modelle che hanno un loro bagaglio di pose (un’ottima cosa per i ritrattisti alle prime armi!), in altri casi dovremo essere noi a suggerire quelle che vogliamo assumano, magari mostrandogliele in prima persona (in pratica… poseremo noi!). In entrambi i casi, evitiamo le pose forzate, che in un contesto naturale come questo apparirebbero ancor più fuori posto. Abituiamoci a mostrarci sicuri, facciamo capire alla modella quello che vogliamo realizzare, in maniera più chiara possibile, in modo che lei possa eseguire al meglio la nostra idea ed eventualmente darci i suoi suggerimenti. Non preoccupiamoci se inizialmente la ragazza avrà difficoltà con la posa: ci vuole pazienza e se vediamo che si sta perdendo troppo tempo, cambiamo e dedichiamoci a uno scatto differente – avremo tempo di ritornare su quella posa in un secondo momento, quando magari la modella sarà più a suo agio.

Nudo - Sergio Derosas

©Sergio Derosas

La luce

Una cosa che dobbiamo ricordare sempre è che la luce è importantissima – anzi, fondamentale – per ottenere la foto migliore e spesso, a parità di composizione, fa la differenza tra un’immagine amatoriale e uno scatto di livello professionale. Studiamo il nostro set anche considerando come cade la luce all’interno di una location, dove sorge e dove tramonta il sole, quante zone d’ombra abbiamo e qual è l’orario migliore in cui scattare. Una giornata nuvolosa potrebbe essere quella ideale per scatti di nudo, perché il cielo coperto funziona come un grande diffusore che rende più morbida la luce e cancella le ombre più dureE che dire dei flash, delle luci continue e dei relativi modificatori? Nulla ci vieta di usarli, ovviamente, tenendo però in conto che più luci inseriremo all’interno della scena più difficoltà avremo nella loro gestione. 

Scopri tutti i consigli di Derosas su N-Photography#97 o acquista la versione online cliccando qui.

Lascia un commento

qui