4 Ottobre 2020 di Redazione Redazione

Panorami come quello qui sopra sono il “soggetto” dei fotografi paesaggisti: i luoghi, tanto importanti che spesso la ricerca di quello migliore richiede più tempo di quanto ce ne voglia poi per immortalarlo. La maggior parte delle immagini più belle che vediamo sulle riviste o su Internet non è frutto del caso e delle coincidenze (anche se un po’ di fortuna ci vuole!): che sia in campagna, in montagna, sul mare, in città o in un bosco, la pianificazione è indispensabile per ridurre le variabili e aumentare le probabilità di ottenere una foto emozionante. La ricerca delle giuste location è parte del processo creativo. Per eseguire una buona ricerca possono bastare strumenti a cui è facilissimo accedere: mappe cartacee, servizi come Google Earth, app quali Photo- Pills, Dark Sky e Photographer’s Ephemeris… Tutti possono aiutarci a capire la conformazione del paesaggio, le condizioni climatiche previste e, non da ultimo, la direzione della luce. Ogni luogo ha però anche aspetti unici che dobbiamo saper cogliere per darne un’interpretazione spettacolare: scopriamoli in questa rubrica.

5#Paesaggi Urbani

La fotografia urbana può abbracciare gli stessi principi di quella dei paesaggi naturali, ma prevede alcune tecniche specifiche. Catturare l’interazione della luce con le linee, le curve e i profili dell’architettura può essere emozionante quanto cogliere l’atmosfera di una scena incontaminata.

Angolo di campo

L’angolo di campo è importante per differenziare le nostre immagini dalle tante istantanee dei turisti. Cerchiamo edifici con terrazze e finestre che possano offrirci un punto di vista sopraelevato. Prenotiamo una camera d’albergo specificando quale veduta vogliamo. Se dobbiamo scattare attraverso un vetro, spegniamo le luci della stanza e usiamo il polarizzatore. In alternativa, scattiamo dal basso verso l’alto, in mezzo ai grattacieli, per risultati più astratti e divertenti.

Scatto urbano notturno in lunga esposizione

Saliamo su un ponte, montiamo la nostra EOS su un treppiede e scattiamo una lunga esposizione per catturare le scie luminose del traffico. In contesti urbani, ma non solo, il risultato è sempre d’impatto.

Linee verticali

Ci sono situazioni in cui la convergenza delle verticali può rendere il senso dell’altezza, ma il più delle volte vogliamo che le linee parallele restino tali. Possiamo fotografare da un palazzo vicino, in modo da non inclinare la fotocamera verso l’alto, ma ci sono anche soluzioni specifiche per quando siamo costretti a scattare dal marciapiede. La più costosa è usare un obiettivo Canon PC Tilt & Shift, la più semplice è lasciare spazio nella parte più alta del frame e correggere le verticali in Lightroom o in un software come DXO Viewpoint.

L’ora blu

I notturni in città appaiono vivacissimi, ma in realtà c’è solo una breve finestra di tempo per ottenere i risultati sperati. L’ora blu è il momento prima dell’alba o dopo il tramonto in cui l’illuminazione artificiale è in equilibrio con l’azzurro profondo del cielo. Passato questo momento, il cielo diventa troppo scuro e le luci della città vengono sovraesposte. Questo orario ha anche un altro pregio: gli elementi urbani meno piacevoli, come gru o cavi, sembrano meno evidenti.

Ponte Isabella - Torino

L’ora blu è spesso il momento migliore per creare un’immagine che attiri irresistibilmente lo sguardo come questa, scattata presso il Ponte Isabella a Torino. Qui entrano in gioco insieme i contrasti di colore, le “quinte” e le geometrie.

Scie luminose

Le luci dei veicoli di passaggio possono accendere le immagini con scie bianche e rosse e diventare perfette linee di entrata. Montiamo la fotocamera sul treppiede e impostiamo un’esposizione di 30 secondi. Se non basta, perché il traffico è lento, ricorriamo alla posa B. Se le auto sono poche, proviamo con le esposizioni multiple.

Teleobiettivo e dettagli

Il tele è perfetto per isolare i dettagli delle strutture e creare immagini forti. Uno zoom 70-200 mm ci segue dai campi medi fino all’astrazione. Le focali più lunghe ci impongono di ragionare di più sulla composizione, perché ci lasciano concentrare solo su una piccola porzione della scena: cerchiamo motivi ed elementi che possiamo “comprimere” insieme.

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Viaggi e paesaggi #1: Pianura e Campagna
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