14 Giugno 2019 di Vanessa Avatar

Il rapporto tra cultura occidentale e orientale indagato attraverso l’immagine è al centro della nuova mostra al Museo di Fotografia Contemporanea, West East. Equivoci e complicità, dal progetto di GENDA magazine. Per esplorare i linguaggi più contemporanei della fotografia in una dimensione fortemente internazionale – dopo un periodo di attività caratterizzato da un intenso lavoro sulle collezioni e da
progetti realizzati in dialogo con la comunità – il Museo invita il pubblico a immergersi nel caleidoscopio di immagini selezionate da GENDA magazine: un dialogo seducente e misterioso, espressione visuale di un mondo globalizzato e al tempo stesso frammentato. GENDA, ideato da Amedeo Martegani e Silvia Ponzoni in collaborazione con Teresa Piardi, Alberto Sinigaglia e Stefano Graziani, nasce come concept-magazine per indagare le tendenze più attuali della  fotografia internazionale alla luce di un dialogo fluido tra Occidente e Oriente caratterizzato da associazioni imprevedibili, opposti e analogie, incomprensioni e punti di contatto. Di questi continui slittamenti tra culture è paradigma la stessa scelta del titolo, Genda, storpiatura occidentale della comune espressione cinese zhenda (traducibile con “davvero?”), ma anche nome del fiore – gerbera, in italiano – impiegato nei riti induisti. La rivista è il risultato del percorso di ricerca di due redazioni – una che opera in Cina e una in Italia – ed è pubblicata a cadenza annuale con numeri monografici che esplorano in modo libero alcune tematiche centrali della contemporaneità. Dal 2015 a oggi GENDA ha presentato complessivamente oltre 50 autori, accostando il lavoro dei giovani emergenti a quello dei fotografi più affermati.

West East Equivoci e complicità

Il progetto espositivo invade tutto lo spazio del Museo con circa 180 immagini, che si articolano sui tre piani del Museo secondo le tematiche della rivista: Il paesaggio come abbandono (Landscape as Abandon); Il corpo come imballaggio (Body as Packaging); Animali, presenze che ci seguono (Animals as Permanent Followers). Le fotografie in mostra sono realizzate da tutti i 57 autori presentati da GENDA e sono stampate all’interno di un unico modulo standard 70x100cm, così come avviene nelle pagine cartacee di libri e riviste. La collaborazione con GENDA si concluderà con la realizzazione del nuovo numero del magazine (Endless Scenarios), che sarà presentato al Museo il prossimo autunno in occasione del finissage della mostra.
Autori in mostra
Melanie Bonajo, Xuan Canxiong, Ricardo Cases, Blaise Cepis, Sophie Tianxin Chen, Zheng Chuan, Confusedonism, Josè Pedro Cortes, John Divola, Todd Fisher, Charlie Engman, Geert Goiris, Agnès Geoffray, Stefano Graziani, Ren Hang, Volker Heinze, Takashi Homma, Ice Society, Zhang Jungang, Zhang Kechun, Stephan Keppel, Ute Klein, Paul Kooiker, Lahem, Tatsuki Masaru, Ohad Matalon, Aaron McElroy, Fang Meiwen, Yoshinori Mizutani, Jon Naiman, Nononino, Ed Panar, Andrea Pertoldeo, Bas Princen, Chloe Rosser, Fan Shi San, Ouyang Shizhong, Liu Shuwei, Alberto Sinigaglia, Amy Stein, Tang Ting, Liu Tao, Christian Weber, Isabelle Wenzel, Xiaoxiao Xu, Yan YiBo, Pixy Yijun Liao, XiaoPeng Yuan, Yi Yuen, Jeff Wall, Shen Wei, Ni Weihua, Mengxi Zhang, Wenxin Zhang, Robert Zhao Renhui, Lin Zhipeng
West East
Equivoci e complicità
Un progetto di GENDA magazine
Inaugurazione sabato 22 giugno, ore 17
23 giugno – 20 ottobre 2019
Museo di Fotografia Contemporanea
Via Giovanni Frova 10, Cinisello Balsamo

 

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