24 Gennaio 2020 di Vanessa Avatar

William Eugene Smith nacque il 30 dicembre 1918 a Wichita, Kansas e iniziò la sua carriera da fotografo molto presto: già a 9 anni, grazie al consenso della madre,  iniziò a scattare fotografie nei campi d’aviazione, e a 15 anni pubblicò i suoi primi scatti su quotidiani molto diffusi nella sua regione. Nel frattempo  Smith diventò un abile tecnico di camera oscura, sviluppando sempre da solo le sue pellicole, utilizzando esclusivamente il bianco e nero. Fu costretto a lasciare l’università a causa del suicidio del padre e dopo esserci trasferito a New York fu assunto dal prestigioso settimanale “Newsweek”, dove, in verità rimase ben poco a causa del suo rifiuto a lavorare con le fotocamere di grande formato,  preferendo le normali reflex 35 mm. La casa editrice Ziff-Davis lo volle ingaggiare, a quel punto, per seguire, come fotoreporter la Guerra nel Pacifico. Il fotografo si interessò soprattutto alle sanguinose conquiste di isole periferiche come Iwo Jima e Okinawa, con un approccio che, a differenza di altri suoi colleghi che ponevano l’attenzione sulle gesta eroiche dei combattenti, possiamo definire pacifista. La sua esperienza di reporter si interruppe quando rimase ferito a causa dello scoppio di un colpo di mortaio. Fu rimpatriato e sottoposto ad una serie di dolorose operazioni chirurgiche. Dopo un anno di inattività, riprese in mano la sua cara macchina fotografica e scattò la celebre immagine “Walk to Paradise Garden”.

William Eugene Smith fu il fotografo che riuscì a sfruttare la diffusione capillare dei mass media per portare avanti le sue battaglie ideologiche, soprattutto pacifiste e ambientaliste.

In questo video la sua vita e le sue opere.

Lascia un commento

qui