24 Aprile 2020 di Redazione Redazione
Nata in Sudafrica nel 1972, ospitata lo scorso anno all’Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, Zanele Muholi si definisce un’“attivista visiva”: fin dagli esordi, infatti, le sue immagini sono uno strumento per denunciare i retaggi dell’Apartheid e il sistema di valori che la cultura bianca dominante ha imposto nel Paese a danno dei neri e, in particolare, della comunità LGBTI. Nota per l’opera Faces and Phases, che riunisce ritratti di donne lesbiche nere del Sudafrica, Zanele Muholi da anni raccoglie fotografie di lesbiche, gay, bisessuali e trans costretti ogni giorno a fronteggiare pregiudizi, fenomeni di intolleranza e persino violenze. Il volume, a cura di Nakori Yasufumi e Sarah Allen della Tate Gallery, presenta alcune delle serie più importanti che l’artista ha realizzato negli ultimi vent’anni, accanto a lavori recenti, alcuni dei quali inediti, che offrono una panoramica dell’attività della fotografa-attivista.
Info sul libro

Titolo: Zanele Muholi
A cura di: Allen Sarah, Yasufumi Nakori
Editore: Tate Gallery Pubn
Anno: 2020
Pagine: 192
Prezzo: € 36

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