17 Dicembre 2020 di Redazione Redazione

La composizione di uno scatto è una parte fondamentale della fotografia, perché ti permette di valorizzare il soggetto che stai fotografando e di invogliare chi guarda l’immagine a soffermarsi sulla scena. In questa nuova rubrica ti suggeriamo le 10 regole per la composizione perfetta: naturalmente, non dovrai utilizzarle tutte insieme; prova a sperimentare, ben presto imparerai a riconoscere quale è più utile in un determinato scatto (senza dimenticare che, a volte, le regole possono essere violate). In questa prima parte, scopriamo insieme le prime 5 regole!

1 – Semplifica la scena

Quando guardi una scena a occhio nudo, il tuo cervello localizza velocemente il centro d’interesse. Ma la fotocamera non è in grado di distinguerlo: lei cattura tutto quello che c’è davanti all’obiettivo, e questo può portare a una foto confusa e disordinata che non ha un vero centro d’interesse. Quello che devi fare è scegliere il tuo soggetto e poi selezionare una lunghezza focale o un punto di ripresa che lo facciano diventare il centro d’attenzione dell’inquadratura. Non sempre puoi escludere dalla composizione altri elementi, quindi cerca di tenerli sullo sfondo o di farli diventare parte della storia.

2 – Fotogrammi pieni

Se stai fotografando una scena ampia, può essere difficile capire quanto dovrebbe essere grande il tuo soggetto nell’inquadratura e quanto dovresti zoomare per stringere su di esso. Infatti, lasciare troppo spazio vuoto in una scena è l’errore di composizione più diffuso. Rende il soggetto più piccolo di quanto dovrebbe essere e può anche confondere chi osserva su quale sia il vero soggetto dell’immagine. Per evitare questi problemi, dovresti zoomare o avvicinarti al soggetto scelto per riempire il fotogramma. Il primo dei due metodi, la zoomata, appiattisce la prospettiva della foto e rende più facile controllare o escludere i soggetti sullo sfondo, ma l’avvicinarsi può darti un controllo sui soggetti molto più interessante.

3 – Aspect ratio: le proporzioni dell’inquadratura

È facile prendere il vizio di scattare tenendo sempre la fotocamera in orizzontale. Piuttosto, prova a ruotarla per avere una foto verticale, cambia la tua posizione o la regolazione dello zoom per sperimentare e trovare un nuovo stile. Spesso puoi migliorare il risultato ritagliando la foto in un secondo momento, sia con i tagli verticali sia con quelli orizzontali. Forse sarebbe davvero troppo pretendere che tutti i soggetti reali di un’inquadratura si armonizzassero alla perfezione con le proporzioni del tuo sensore! Prova a ritagliare con una proporzione diversa, per esempio 16:9, per ottenere un effetto panoramico, o in formato quadrato per emulare le pellicole 6×6 delle fotocamere medio formato.

4 – Evita il centro

Quando sei alle prime armi, la tentazione di mettere al centro dell’inquadratura i soggetti in ogni scatto è fortissima. Ciò però produce spesso fotografie che risultano statiche e noiose. Uno dei modi per evitare questo “errore” è quello di applicare la regola dei terzi, sia in orizzontale sia in verticale, e di provare a posizionare il tuo soggetto sull’intersezione di due di queste linee immaginarie. Ma questo tipo di approccio è stato un po’ sopravvalutato. Piuttosto, prova a spostare il tuo soggetto dal centro e cerca di fare in modo che possa essere bilanciato da altri elementi della scena, incluse zone di colori contrastanti o aree luminose. Non esistono regole semplici o veloci per ottenere questo tipo di bilanciamento visuale, ma imparerai presto a fidarti del tuo istinto e a capire subito quando un’inquadratura ti permetterà di ottenere una fotografia interessante.

Analizziamo lo scatto qui sopra: 1) Non diventare schiavo della regola dei terzi, ma prova a decentrare i tuoi soggetti. 2) Cerca nella scena elementi che possano bilanciare l’immagine, come in questo caso il luminoso ingresso della grotta. 3) In questa foto puoi vedere come lo spazio a destra (quello verso cui guarda lo speleologo) abbia semplificato l’immagine.

5 – Linee che guidano

Una fotografia mal composta lascia gli osservatori indecisi su dove concentrarsi e il loro sguardo potrebbe vagare senza meta nella scena non trovando un chiaro punto d’attenzione. Per questo è importante utilizzare le linee presenti nell’inquadratura per controllare il modo in cui gli occhi della gente si sposteranno all’interno della fotografia. Le linee convergenti danno un forte senso della prospettiva e della profondità tridimensionale, trascinandoti dentro la foto. Le linee curve possono guidarti in un percorso dentro l’inquadratura fino a trovare il soggetto principale. Le linee ci sono dappertutto, sotto forma di muri, steccati, edifici e cavi del telefono, e a volte possono anche essere suggerite dalla direzione in cui sta guardando un soggetto fuori centro.

Analizziamo lo scatto qui sopra: 1) Quando foto come questa sono caratterizzate da una linea d’entrata così decisa, per i tuoi occhi diventa impossibile non seguirla! 2) I paletti in questa foto aggiungono valore creando un effetto convergente che ti “risucchia” dentro l’immagine. 3) La recinzione guida l’occhio direttamente al punto principale dell’immagine, la piccola figura in lontananza.

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