Come sfruttare le occasioni in fotografia #3

7 Maggio 2021 di Redazione

Il paesaggista Benjamin Graham ci insegna a sfruttare le occasioni in fotografia. E a trarre il meglio da quanto ci circonda. Lo fa sfidandoci a realizzare dodici immagini molto diverse nel corso di un solo giorno e nello stesso posto! Ecco gli ultimi quattro scatti.

Sfruttare le occasioni: scatto 9 (ore 14:59)

Nel pomeriggio mi sono concesso una gita in vaporetto! Mi sono portato un solo obiettivo (sì, davvero): il 50 mm f/1.4. Quando poche nuvolette estive sono apparse sull’orizzonte, ho pensato che un trattamento in bianco e nero all’infrarosso fosse la soluzione per gestire la luce intensa (foto in alto).

Ho un filtro IR 720nm proprio per il mio amato 50 mm. Ma anche in pieno sole richiede esposizioni nell’ordine del minuto, fuori questione in movimento in mezzo all’acqua su un vaporetto del XIX secolo. Ho scattato a mano libera dal ponte, con il sole a 90° per massimizzare l’effetto 3D di un polarizzatore sul cielo. Ho poi elaborato il file originale a colori in Photoshop. Penso che questa conversione in bianco e nero all’infrarosso dia un impatto e una spettacolarità alla scena di gran lunga superiori all’atmosfera di un normale cielo azzurro.

Scatto 10 (ore 17:00)

Un altro momento fortunato, e uno scatto che potremmo definire da cecchino. Tornato sulle colline per il tardo pomeriggio, ho ripreso il teleobiettivo per sperimentare con composizioni diverse di luci e ombre sui fianchi languidi dei pendii. Avevo appena deciso che questa veduta, con le forme, le texture e le tonalità di prati, pareti rocciose e scarpate, valesse proprio la pena, quando, come evocata, la figura solitaria di un escursionista è apparsa in basso a destra nell’inquadratura. Ha poi proseguito lungo la cresta, trasformando il momento in un’immagine molto più memorabile…

Quello che fino a quel momento era un esercizio di costruzione di triangoli e texture è diventato per un breve momento un racconto dell’immensità del luogo rispetto all’uomo. Potevo essere più fortunato?

Sfruttare le occasioni: scatto 11 (ore 21:36)

Il tramonto era già passato da mezz’ora quando ho scattato questa immagine. Ancora in collina, esploravo a caso terreni sconosciuti e aspettavo invano un cielo spettacolare dell’ultimo minuto, senza fortuna. Le poche nuvole che avevano fatto qualche sporadica comparsa durante il giorno al tramonto erano sparite.

C’era un solo modo di tirare fuori un’immagine da questa scena: enfatizzare il primo piano. Alla fine, la scena funziona meglio di quanto mi aspettassi vedendola nel mirino. Probabilmente dipende dal formato 16:9 che ho scelto in post-produzione, che ha rimosso lo spazio negativo superfluo, dove non succedeva davvero niente di interessante. La focale 70 mm ha prodotto una leggera compressione focale e mi piacciono le forme, i contorni, le stratificazioni e il modo in cui gli alberi definiscono confini interni, come cornici nella cornice.

Scatto 12 (ore 06:26)

Ok, ok… tecnicamente le ventiquattr’ore sono passate, ma questo scatto è uno dei miei preferiti. Dimostra che la fotografia paesaggistica non è solo grandi vedute o massima teatralità. Con un cielo spento e coperto e una luce piatta e morbida, la mia attenzione si è spostata dalle ruvide pareti rocciose ai dettagli e alla delicatezza di queste ninfee in boccio in un vicino stagno di montagna.

La morbidezza della luce e il grigio del cielo sovrastante hanno definito la composizione, del tutto priva di ombre dure. Esponendo 2/3 di stop a destra, ho eliminato buona parte delle irregolarità sulla superficie dell’acqua. Ho provato anche a polarizzare la scena, ma il mistero dell’immagine andava perso con la trasparenza dell’acqua. Ho passato molto tempo ad affinare l’inquadratura per eliminare quanta più tensione negativa possibile tra la miriade di elementi. Di parecchi scatti, questo è il migliore: a prima vista astratto, rivela la sua identità dopo qualche momento di studio.