Le regole per fotografare in città non sono molto diverse da quelle della fotografia paesaggistica, ma bisogna fare attenzione a...

7 Aprile 2023 di Redazione Redazione

Siamo arrivati all’ultima puntata – Fotografare in città – della nostra rubrica dedicata alla lettura della scena. Con i consigli di Tom Mackie, esperto fotografo paesaggistico, abbiamo imparato a trovare il miglior punto di ripresa in montagna, al mare, nei boschi e in campagna. Passiamo adesso ai paesaggi urbani!

Fotografare in città

La fotografia urbana può abbracciare gli stessi principi di quella dei paesaggi naturali, ma prevede alcune tecniche specifiche. Catturare l’interazione della luce con le linee, le curve e i profili dell’architettura può essere emozionante quanto cogliere l’atmosfera di una scena incontaminata.

Angolo di campo

L’angolo di campo è importante per differenziare le tue immagini dalle tante istantanee dei turisti. Cerca edifici con terrazze e finestre che possano offrirti un punto di vista sopraelevato. Prenota una camera d’albergo specificando quale veduta vuoi. Se devi scattare attraverso un vetro, spegni le luci della stanza e usa il polarizzatore. In alternativa, scatta dal basso verso l’alto, in mezzo ai grattacieli, per risultati più astratti.

Linee verticali

Ci sono situazioni in cui la convergenza delle verticali può rendere il senso dell’altezza, ma il più delle volte vogliamo che le linee parallele restino tali. Puoi fotografare da un palazzo vicino, in modo da non inclinare la fotocamera verso l’alto, ma ci sono anche soluzioni specifiche per quando sei costretto a scattare dal marciapiede. La più costosa è usare un obiettivo Nikon PC (Perspective Control), la più semplice è lasciare spazio nella parte più alta del frame e correggere le verticali in Lightroom o in un altro software.

L’ora blu

I notturni in città appaiono vivacissimi, ma in realtà c’è solo una breve finestra di tempo per ottenere i risultati sperati. L’ora blu, che nonostante il nome dura circa un quarto d’ora, è il momento prima dell’alba o dopo il tramonto in cui l’illuminazione artificiale è in equilibrio con l’azzurro profondo del cielo.

Passato questo momento, il cielo diventa troppo scuro e le luci della città vengono sovraesposte. Questo orario ha anche un altro pregio: gli elementi urbani meno piacevoli, come gru o cavi, sembrano meno evidenti.

Scie luminose

Le luci dei veicoli di passaggio possono accendere le immagini con scie bianche e rosse e diventare perfette linee di entrata. Monta la fotocamera sul treppiede e imposta un’esposizione di 30 secondi. Se non basta, perché il traffico è lento, ricorri alla posa B. Se le auto sono poche, prova con le esposizioni multiple.

Scopri anche tutti i segreti delle lunghe esposizioni.

Teleobiettivo e dettagli

Il tele è perfetto per isolare i dettagli delle strutture e creare immagini forti. Uno zoom 70-200 mm ti segue dai campi medi fino all’astrazione. Le focali più lunghe ti impongono di ragionare di più sulla composizione, perché ti lasciano concentrare solo su una piccola porzione della scena: cerca motivi ed elementi che puoi “comprimere” insieme.

La politica del treppiede

In alcuni contesti urbani, per i motivi più disparati, capita spesso che l’uso del treppiede non sia autorizzato. Può essere per non causare ostruzioni come per qualsiasi altra ragione, ma non preoccuparti: ci sono modi per aggirare il divieto.

Per esempio, puoi usare un piccolo Gorilla Pod, poggiato su una superficie piatta o fissato a una ringhiera. Oppure puoi stabilizzare la fotocamera su una panchina, un cestino dei rifiuti o un tavolino – qualsiasi punto sicuro e piatto.

Puoi orientare l’obiettivo con la custodia di un filtro o un guanto e avviare l’esposizione con un sistema remoto o l’autoscatto: le soluzioni non mancano!

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