27 Gennaio 2021 di Redazione Redazione

Nitidezza avanzata è uno dei due migliori strumenti di sharpening di Photoshop (l’altro è la Maschera di contrasto): è pensato per chi vuole migliorare la nitidezza dei propri scatti in modo controllato e metodico, sfruttando una serie di opzioni interessanti. Oltre a questi due strumenti di Photoshop, c’è anche l’ottima scheda Dettagli di Camera Raw, ma questa dovrebbe essere applicata nelle primissime fasi del flusso di lavoro per correggere la morbidezza intrinseca dei file RAW. Al contrario, Nitidezza avanzata è più indicato verso la fine del flusso di lavoro. Ricordiamo di usarlo dopo che l’immagine è stata lavorata e ridimensionata per una specifica destinazione, che sia la stampa o la visualizzazione online: è il compito in cui questo potente strumento eccelle. Ecco di seguito le impostazioni chiave per usare Nitidezza avanzata al meglio.

1 – Nitidezza avanzata

Troviamo il comando sotto Filtro>Nitidezza. Prima di iniziare è meglio duplicare il livello corrente oppure fare clic con il tasto destro e scegliere Converti in oggetto avanzato: in questo modo gli effetti resteranno modificabili. Spuntiamo Più preciso, nel menu che si apre con la rotellina dentata: ci vorrà più tempo, ma i risultati varranno l’attesa.

2 – Il Fattore

In sostanza, lo sharpening è un contrasto localizzato, applicato a margini e contorni all’interno di un’immagine (i punti in cui i pixel più chiari incontrano quelli più scuri). Il Fattore controlla l’intensità del cambio di contrasto: determina quanto debbano diventare più luminosi i pixel sul lato chiaro e quanto più scuri quelli sul lato buio. Questo aumento di contrasto accentua i dettagli, facendo apparire più nitida l’immagine.

3 – Il Raggio

Questo cursore definisce la distanza dal contorno in cui deve essere applicato lo sharpening. Se è impostato su 2 px, per esempio, l’aumento di contrasto si estenderà per 2 pixel intorno ai bordi. È importante ridimensionare l’immagine per l’output desiderato (come stampa o schermo) proprio perché l’effetto è su misura per la risoluzione. Se notiamo la comparsa di aloni, riduciamo il Raggio.

La stessa immagine prima che fosse usato il tool Nitidezza avanzata.

4 – Riduci disturbo

È un’utile aggiunta di Nitidezza avanzata, che era assente in Contrasta migliore e che permette di applicare la riduzione del rumore insieme allo sharpening. È utile per ridurre la sgranatura, soprattutto negli scatti realizzati ad alti ISO. A volte è lo sharpening stesso che può amplificare il rumore, quindi questo cursore è perfetto per intervenire appena notiamo la comparsa dell’effetto.

5 – Elimina

Questa impostazione cambia il modo in cui l’immagine viene resa più nitida. Controllo sfocatura applica lo sharpening ai dettagli lungo i contorni. Sfocatura con lente rileva i contorni e i dettagli nitidi nell’immagine e può produrre meno aloni, soprattutto alle intensità più alte. Effetto movimento cerca di ridurre il mosso allo scatto o del soggetto – in questo caso si attiva il controllo dell’angolo, che permette di specificare la direzione del movimento.

6 – Ombre/Luci

Da qui possiamo ridurre l’effetto dell’intervento alle estremità della gamma tonale – è molto utile per evitare artefatti e aloni. Usiamo Fattore dissolvenza per ridurre l’intensità dello sharpening. Il cursore Raggio controlla l’area intorno a ogni pixel che deve essere campionata per determinare se si tratti di una zona di ombra o di luce. Ampiezza tonale, infine, amplia o restringe il campo dell’intervento: i valori più bassi lo limitano ai toni più scuri o più chiari in assoluto.

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