3 Marzo 2021 di Redazione Redazione

Fotografare la nebbia permette di dar vita a foto di paesaggio cariche d’atmosfera. Specie se sei disposto a svegliarti presto. In questo periodo dell’anno le mattinate nebbiose sono abbastanza comuni, talvolta combinate con un leggera gelata. Le scene nebbiose trasmettono un senso di fiaba e di mistero, aggiungendo un elemento in grado di rendere più interessanti immagini altrimenti banali. Servono solo la giusta tecnica e un’attenta pianificazione. Ecco come fare.

Progetto #10: Fotografare la nebbia

1 – Scegli la tua giornata

Nebbia e foschia si formano quando correnti d’aria mediamente umide passano sopra il terreno freddo. I livelli più bassi dell’aria vengono raffreddati velocemente fino alla temperatura in cui si forma la nebbia o la foschia. Tieni d’occhio le previsioni del tempo e cerca nottate fredde e serene con un leggero vento da sud-ovest. Sono quelle in cui è più probabile che si produrranno nebbia o foschia. Anche se le condizioni sembrano perfette, l’alba che crea atmosfera non è certo garantita. Per esempio, potrà capitare di trovarti in una nebbia fitta certamente inadatta alla fotografia. Quindi è importante essere ostinati e pronti a effettuare diverse visite in ogni location scelta.

2 – Tieniti pronto

Spesso la nebbia si forma in fondo alle valli, dove il terreno è più freddo. Quindi, le colline intorno a una valle sono ottimi posti in cui posizionarsi, perché permettono di fotografare dall’alto uno strato di nebbia da cui emergono le colline. Anche stare vicino all’acqua può aiutare, perché contribuisce a raffreddare l’aria circostante. Scegli i posti adatti a fotografare in anticipo e recati nella location prescelta almeno mezz’ora prima dell’alba, perché la luce che precede l’alba può essere davvero magica.

3 – Controlla la tua composizione

Fotografare la nebbia

Devi cercare forme forti e decise, perché la foschia tende a nasconderle e diluisce i colori, rendendo la scena quasi monocromatica. Preferisci le forme che si sovrappongono e si collegano tra loro perché fanno aumentare il senso di profondità della scena. Anche le scene in controluce funzionano bene, perché le linee delle colline diventano silhouette nella nebbia. Il flare in controluce non è un grosso problema in questo caso, poiché la nebbia diffonde la luce del sole. Per questa foto, abbiamo scelto come punto d’attenzione una collina che emerge dalla nebbia e l’abbiamo inquadrata rispettando la regola dei terzi. L’effetto a strati dato dalle colline dietro guida l’occhio verso l’infinito.

4 – Esposizione e filtri

La foschia può ingannare l’esposimetro portandolo verso la sottoesposizione. Prova a impostare come punto di partenza una compensazione di + 1 stop. Misura l’esposizione sul terreno e nel cielo per valutare la differenza in termini di luminosità e per decidere se è necessario usare un filtro ND degradante e di che intensità dovrebbe essere. Attenzione a non esagerare con l’intensità dei filtri. Per esempio, se c’è una differenza di 4 stop, usa un filtro da 3 stop in modo che il cielo rimanga comunque un po’ più chiaro e la scena risulti ancora naturale. Per queste foto, abbiamo usato un filtro ND degradante da uno  stop. Anche se non c’erano grandi problemi di contrasto abbiamo pensato che il cielo avesse bisogno di un piccolo aiuto per risultare più interessante.

 

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