14 Giugno 2021 di Redazione Redazione

Fotografare in manuale può essere una vera sfida! Vale la pena provarci visto che le nostre Nikon possono fare un sacco di lavoro al nostro posto? A volte scegliere le modalità automatiche sembra la via più comoda e facile.

Eppure, optando per la modalità manuale possiamo diventare fotografi migliori. Arrivando al cuore di concetti come esposizione, profondità di campo, messa a fuoco, illuminazione e post produzione. Impareremo a pensare in fretta, a farci carico della resa delle immagini e a distinguerci dai tanti fotografi “punta-e-scatta”.

Se siete pronti a sperimentare, seguiteci in questa nuova rubrica. E la fotografia in manuale con la vostra Nikon non avrà più segreti!

Fotografare in manuale #1

Esposizione manuale

Padroneggiarla è uno dei passi più grandi che possiamo fare come fotografi. In modalità manuale abbiamo il completo controllo dei tre fattori che determinano l’esposizione: diaframma, tempo di posa e livello ISO (i lati del cosiddetto “triangolo espositivo”). Alterare i valori di un parametro significa dover “compensare” modificando quelli degli altri due per avere un’esposizione comunque corretta.

Il diaframma permette di controllare la profondità di campo attraverso la selezione di un numero f/ basso per ridurla o di uno alto per estenderla. Il tempo di posa regola la durata dell’esposizione per adattarla al soggetto dello scatto. Un tempo molto veloce congela il movimento, uno molto lento può introdurre effetti di mosso creativo. Infine, il livello ISO determina la sensibilità del sensore alla luce (si ha una migliore qualità d’immagine ai livelli più bassi).

Lento ma sicuro

Se siamo alle prime armi, buttarci a testa bassa nell’esposizione manuale potrebbe non essere una buona idea… Proviamo invece a procedere per gradi. Cominciamo dalla modalità “quasi manuale” offerta dalla funzione ISO Auto. Noi impostiamo tempo di posa e diaframma (i due parametri più creativi del triangolo) e la fotocamera sceglie il livello ISO.

Appena prendiamo sicurezza, possiamo passare alla modalità completamente automatica. Niente ci insegnerà meglio di un pomeriggio di fotografia in manuale, provando e riprovando!

manuale

Nel mirino

Dopo essere passati alla modalità manuale, nel mirino vedremo apparire l’indicatore di esposizione (sostituisce quello della compensazione dell’esposizione). È una guida per aiutarci a trovare l’esposizione corretta. Cominciamo da una qualsiasi combinazione di diaframma, tempo e ISO – per esempio f/8, 1/100 di secondo e ISO 400. Guardiamo la scala per sapere se queste impostazioni danno un risultato corretto, sovraesposto o sottoesposto.

Nel caso l’indicatore mostri una sovraesposizione, riduciamo la durata del tempo di posa, chiudiamo il diaframma o abbassiamo gli ISO. Se mostra sottoesposizione, dobbiamo lasciar entrare più luce. Quindi possiamo allungare la posa, aprire il diaframma o alzare gli ISO. Ovviamente, la scala è solo una guida. Le decisioni sono nostre e ci saranno casi in cui sotto o sovraesporre sarà proprio quello che vorremo. Sperimentare è tutto.

Simulazioni di esposizioni

Esporre significa, in sostanza, controllare il flusso della luce verso il sensore e fare in modo che quest’ultimo possa catturarne la giusta quantità per l’effetto che vogliamo ottenere. Può essere difficile visualizzare il risultato, ma c’è un esercizio che può esserci di aiuto.

Passiamo alla modalità manuale, attiviamo il Live View e, se disponibile (per esempio su D500 e D750), la funzione Anteprima Esposizioni. Dobbiamo premere il pulsante “i” o “OK”, a seconda del corpo macchina. In questo modo vedremo l’anteprima dell’immagine con le impostazioni selezionate. Lo schermo mostrerà in tempo reale i cambiamenti conseguenti a modifiche a diaframma, tempo o ISO. Agendo sul diaframma vedremo cambiare anche la profondità di campo.

È un metodo ideale per capire l’effetto delle impostazioni sulla luce e sull’aspetto finale delle immagini.

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