17 Ottobre 2020 di Redazione Redazione

Per questo progetto sul campo, ci serve un foliage acceso e vibrante: puntiamo diritti sul più vicino bosco o parco. L’immagine qui sopra, per esempio, è stata realizzata nel Regno Unito, nel Westonbirt National Arboretum (nei pressi di Tetbury, nel Gloucestershire) – famoso per la presenza di oltre 15.000 alberi censiti a partire dagli anni ’50 del XIX secolo. Solo nell’ambientazione perfetta possiamo davvero affinare il nostro occhio e concentrarci sulla luce. Non serve attrezzatura specialistica: uno zoom entry-level di kit o un semplice 50 mm fisso sono più che indicati per raggiungere lo scopo.

L’autunno è spesso la stagione più breve dal punto di vista fotografico e il suo picco di colori non dura mai più di qualche settimana. Se dell’autunno vogliamo gloria e intensità, organizziamoci per qualche sessione nella seconda metà di ottobre. Per sfruttare al massimo ogni momento, ricorriamo alle funzioni semi-automatiche, come la priorità di diaframma, e lasciamo che sia la nostra macchina a sbrigare la maggior parte del lavoro. Noi dedichiamoci invece a sperimentare con la composizione e le tecniche creative, come gli scatti con obiettivo a mano libera, e a cercare i dettagli più importanti della scena.

Passo a passo

  1. ISO Auto.Sotto la copertura delle fronde degli alberi, magari in una giornata nuvolosa, il sole continua ad apparire e sparire, creando zone di luce e ombra e forti sbalzi di esposizione. Per liberarci di quanto più lavoro possibile ed evitare di tirare ogni volta a indovinare, scattiamo a priorità di diaframma con la funzione ISO Auto attiva.
    ISO auto
  2. Usiamo il Live View.  Quando scattiamo dal basso o puntiamo la fotocamera in verticale verso i rami degli alberi, è più facile usare il Live View, anziché il mirino.
    Impostazioni Live View
  3. Messa a fuoco e istogramma. Dopo qualche scatto, revisioniamo i risultati e zoomiamo nella scena per controllare che il punto focale sia nitido. Verifichiamo anche che non ci siano tagli nelle luci alte. Se l’istogramma è sbilanciato verso il margine destro, applichiamo una compensazione negativa dell’esposizione.
    Messa a fuoco e istogramma
  4. Cerchiamo i dettagli. Calibrata l’esposizione, affiniamo la composizione. Cerchiamo di inquadrare soggetti vivaci contro sfondi a contrasto oppure cerchiamo cornici naturali, per esempio scattando attraverso varchi tra le frasche per creare un piacevole bokeh ai margini dell’immagine. I motivi ripetuti, come quelli costituiti da mucchi di foglie o cortecce, funzionano molto bene.
    Cerchiamo i dettagli
  5. Sganciamo l’obiettivo. Troviamo il coraggio anche di sperimentare con le tecniche di scatto più inconsuete e bizzarre: per esempio, sganciamo l’obiettivo dal corpo macchina e teniamolo in posizione a mano libera davanti all’innesto per ottenere immagini più astratte. Sperimentiamo muovendolo in tutte le direzioni e controlliamo il risultato sull’LCD.
    Sganciamo l'obiettivo
  6. Enfatizziamo i colori. La fotocamera potrebbe avere problemi a indovinare il bilanciamento del bianco, per via dei toni naturali molto caldi. Applichiamo il predefinito per le giornate nuvolose per non perdere calore (non è importante in RAW, ma in JPEG è essenziale, perché non possiamo modificare il bilanciamento in post-produzione).
    Enfatizziamo i colori

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