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Nato a Firenze nel 1990, Francesco Nigi ha studiato comunicazione e giornalismo presso l’Università  di Firenze e attualmente collabora con alcuni giornali locali (Toscana Oggi) e agenzie fotografiche come la Imago Mundi di Romano Siciliani, segue un progetto sull’Alzheimer promosso dall’Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze. Alcuni suoi scatti sono stati pubblicati sul Corriere Fiorentino, Corriere della Sera. Avvenire, Toscana Oggi, Ansa, La Nazione e nella sezione concorsi del National Geographic (“Luoghi e Paesaggi”, 2015 e 2014; concorso internazionale “Emotions” secondo classificato della categoria paesaggi). Ha partecipato ad esposizioni collettive come il progetto “Mnemosine” (Palazzina Uzielli e Circolo di Petroio, Vinci, 2017) e “La Strada, La Vita, L’Amore” (Darkroom Gallery, Bologna, 2017); recentemente si è tenuta una sua mostra personale (Castelfiorentino) e una mostra personale a Roma al Chiostro del Bramante (8 maggio – 12 giugno 2018). N

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Innamorati

Questa serie è un classicone della fotografia. I baci, gli abbracci, ecc. Oltre allo stalkerare le coppiette col fare del miglior Pacciani, c’è una serie di indagini personali alla base di tutto ciò: una ricerca, visto l’influenza dei maestri del passato, del momento colto, del bianco e nero vecchio stile; mi piace quando giro per la città , per Firenze, ottimo scenario romantico, mentre non ho un benamato piffero da fare e immaginarmi in un’epoca passata, lo so un altro dei miei problemi mentali da aggiungere, ma mi piace, mi esula dalla realtà , è quell’ora di “modalità  aerea levatevi dalle palle”. Inoltre è una ricerca dell’amore. Parola ostica per fin da piccolo perché ho sempre avuto grosse difficoltà  a capirla a pieno, soprattutto adesso in un’era dove tutti i gesti e tutte le parole hanno perso significato portando un ti amo o un ti voglio bene allo stesso livello della frase “la vuole una busta da 0,1 centesimi?”. Quindi per me diventa un motivo di osservazione, ricerca e di costruzione ideologica personale. Probabilmente fra 10 anni guarderò queste foto e dirò “scemo” però sicuramente mi porteranno a riflettere su una tematica che di base può sembrare scontata, ma che in un’epoca così frenetica non lo è.

Firenze, FI, Italia

3/2/2018

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