DISORDER

Vivere un disturbo.
Un disturbo delle dimensioni di una stanza vuota, asettica, distaccata dalla vita, da quella dimensione che gli altri considerano reale. Un dolore sordo come uno spillo che entra pigramente nel fegato piegandoti fino a farti inginocchiare, cosicché più cerchi di comunicare e più ti accorgi che la tua voce non ha ripercussioni. La percezione che la propria ”visione” del modo di stare al mondo, dei rapporti umani e del loro intrinseco senso, venga valutata estremamente contorta e malsana, crea frustrazioni e instabilità.
Ho trovato necessario dare spazio a questo stato d’animo in una dimensione espressiva diversa e più vivida, creando immagini che comunicassero la mia forma di dissociazione , affinché potessi toccare finalmente i miei pensieri.
La fotografia mi ha reso reale.

lavori in montaggio fotografico digitale.