Still Life, il digestivo
In questo periodo di dimora forzata causa Virus, ci si dedica volentieri all’hobby preferito. Dopo aver procurato gli oggetti necessari per creare l’immagine che mi frullava in testa da qualche giorno, mi sono messo all’opera. Ho messo un po a soqquadro la cucina che ovviamente è diventata lo studio di posa, sposto tavolo e sedie, avvicinando il tavolo alla finestra dopo aver prima fissato con del nastro un telo nero che fa da fondale, prendo nella dispensa una pila di piatti che mi servono come spessore su cui appoggiare un vetro fumè rialzato quel tanto che basta per sistemare sotto delle piccole luci led adatte per dare forma agli oggetti. Sistemato il telo sul tavolo, sotto i piatti, lasciando che faccia un pò di pancia in modo che posso alloggiare un secondo flash munito di filtro azzurro posizionato in modo che illumini il fondale. Macchina fotografica su cavalletto, cavo di scatto flessibile, flash a slitta con la testa orientata a soffitto e sottoesposto di 2,2/3 diaframmi, tempo di scatto lungo così da bilanciare le varie luci. Dopo una decina di scatti di prova trovo il giusto equilibrio tra le varie fonti di luce e procedo con lo scatto definitivo. Sul pc apro le foto con DPP prima e poi con Photoshop per sistemare piccoli riflessi indesiderati e per dare un taglio quadrato all’immagine a mi parere più adatto. Non sono molto pratico di PS e non ci tengo molto, preferisco, quando è possibile, realizzare lo scatto buono già in ripresa e limitarmi a regolare esposizione e taglio poi.