“GLI OCCHI DELL’AFRICA” – Terza parte

“GLI OCCHI DELL’AFRICA”

Reduce da un meraviglioso viaggio in Kenya voglio raccontarvi con una sequenza di 20 scatti la dolcezza dei bambini di un villaggio Masai e le loro abitudini.

Prima di entrare nel villaggio abbiamo fatto conoscenza con il capo famiglia che ci ha fatto da guida e spiegato certe usanze che li distinguono, tra le tante i segni sul volto, che vengono fatti con degli attrezzi di forma cilindrica a caldo e poggiati sulle guance e sulla fronte e ripetuti ogni 7 anni.

Le donne sposate sono obbligate a portare i capelli rasati.

Ai bambini vengono rimossi i canini dei denti da latte per alimentarli con delle cannucce in caso di malattie gravi.

Il villaggio è composto da piccole capanne fatte di solo fango e sterco posto su una robusta intelaiatura in legno.

La popolazione è divisa in clan e gli anziani hanno potere decisivo quasi su tutto.

Dentro il villaggio stesso vi era un’altra piccola struttura anche essa fatta con lo stesso materiale delle case che fungeva da scuola per bambini. Entrando siamo stati accolti da un coro di bambini in festa. Incuriositi dal nostro arrivo vi erano altri piccoli che quel giorno non avevano partecipato alla lezione e che sbirciavano da una finestra.

Abbiamo assistito al loro ballo tradizionale che si basa sui salti e l’abilità  di ognuno viene misurata in base a quanto in alto riesce a saltare.

Non poteva mancare l’accensione manuale del fuoco ottenuta strofinando un bastoncino fino di legno su un altro posto in orizzontale.

Ma la cosa che ci ha emozionato maggiormente è stato il sorriso dei bambini, tutti in festa ad abbracciarci, un’emozione unica. La dolcezza e la ricchezza nei loro occhi, con la semplicità  e l’allegria che si distingue in ogni bambino.

Nikon D750
Tamron 24 – 70 2.8 VC
Post produzione in Camera Raw e Photoshop CC