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Collection of My Beautiful Photography

OVIDIO LE METAMORFOSI

L’arte della fotografia, nella sua essenza e nel suo ritmo, è da considerarsi un residuo di notevole spessore della classicità. C’è un’intima connessione tra gli occhi che osservano e gli oggetti e le cose riprese; é un’empatia che non ammette indugi né esitazioni e che attiva la mente dell’artista fotografo in modo pieno, totalizzante fino a farla fondere magicamente con  l’oggetto di cui diviene, nel contempo, ladra e parte. La pittura ammette ripensamenti, il pennello modifica dopo aver creato, migliorando i colori nell’accenderli o nel chetarli, perché tutto risponda alle intenzioni dell’artista. Nell’arte fotografica le modifiche avvengono a priori e quelli successivi sono ben poca cosa. Nelle foto che rievocano alcuni miti delle Metamorfosi ovidiane, tinte accese e di forte impatto si affiancano a colori più tenui e polverosi ed é l’elemento fumo, con la sua patina magica, a rappresentarne la nota distintiva. Il fumo diventa silente metafora di quel che si disperde nell’aria, del tempo che preserva, perpetuandole, storie di un passato, sia pur mitico, i cui effetti e il cui fascino perdurano a dispetto dei secoli e del tempo che tutto trasforma. E la fotografia rivela l’arcano, il mistero sopito nelle cose che l’occhio non coglie e che la mente può solo immaginare e diventa epifania, rivelazione di quel che l’intelletto accoglie del reale e che ripropone poi attraverso il magico filtro dell’osservazione. Edmond De Goncourt diceva che imparare a vedere é il tirocinio più lungo di tutte le arti……e aveva ragione!

EOS 5D M.III – EOS 5Ds – EOS 7D M.II
24/70 mm. 1:2,8 L II USM – 70/200 mm. 1:2,8 L IS II USM –

Sulmona, AQ, Italia

2017/01/15

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