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ATTREZZATURACANON EOS 550D

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La fabbrica perduta

La storia nasce dietro ad un muro che divideva la realtà  lavorativa da quella di tutti i giorni; un muro che nascondeva i segreti della tradizione con cui si lavorava il legno, ma che oggi sembra sgretolarsi di fronte al tempo per lasciare la possibilità  all’osservatore di comprendere cosa sia successo dentro alla fabbrica. Si ha quasi la percezione che si sia fermato il tempo: la dimora padronale svetta ancora adesso con le sue geometrie e la sua architettura dell’epoca. Il silenzio e l’abbandono del luogo danno la possibilità  di riflettere su cosa sia accaduto in questi anni, dandoci la possibilità  di riscrivere la storia da un punto di vista fotografico. Per fare ciò è necessario fare luce sulle ombre e sui misteri che avvolgono l’ascesa ed il declino della fabbrica “Panto”, mentre tutto attorno la natura sembra riappropriarsi del proprio territorio. La naturale conclusione mostra una fabbrica dismessa, vuota e senza futuro; una fabbrica perduta che per incuria dell’uomo risulta ormai sradicata dal territorio e dalla realtà  del paese di Meolo.
Canon Eos 550d; obiettivi Canon 18-55mm, Tamron 70-300mm

Meolo, VE, Italia

2017/09/02

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