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Maria Giulia Piras
Sono nata a Cagliari, sposata, madre di due figlie, vivo e lavoro a Cagliari . Coltivo da tempo la passione per la fotografia, ho frequentato i corsi presso la Bottega della Luce e tutt'ora frequento workshop, aggiornamenti e seminari. Ho partecipato a diverse mostre collettive e due piccole personali. Sono stata selezionata tra i 23 finalisti del London Photo Festival e la mia foto è stata esposta per tre mesi al The Bridge Lounge di Londra Sono arrivata seconda al concorso indetto dal Comune di Cagliari dal titolo "Cagliari in uno scatto" Ho ricevuto la menzione di merito nel contest L'Onda Nuova 2019, Presidente della giuria Giovanni Gastel. Sono stata selezionata tra i 30 finalisti del contest Mypostcardfromitaly giudice Giovanni Gastel. Sono stata selezionata tra i 40 finalisti del concorso P.A.C.E., organizzato da “Ciao Fotografo”, Sprea Fotografia e il giornale Il Fotografo. La mia foto è stata esposta a Mantova il 19 settembre 2020 presso la sede della Confindustria (partners: Sprea Fotografia, Il Fotografo magazine) La mia foto “Misteriosa” è stata inserita nella pubblicazione “Zona Bianca” La Rinascita, della curatrice Maria Cristina Brandini e L’Onda Nuova in onore del Maestro Giovanni Gastel
PAESEItalia
ATTREZZATURANikon D7500
La bambina nel dipinto
La bambina nel dipinto
Di solito non mi separo dalla mia macchina fotografica ma quel giorno dovevo salire su una barca per turisti e ho preferito non prenderla.
Quando la bambina si è appoggiata al parapetto con quella posa delicata, persa nel calore delle luci e delle ombre, ho pensato a un quadro di Hopper e ho scattato con lo smartphone.
E’ stato un momento privilegiato: un ritaglio di pace e solitudine in mezzo all’allegria chiassosa dei turisti, ma soprattutto uno sguardo al suo mondo, ai suoi pensieri, alla sua giovane inquietudine.
Diceva Hopper: il mio obiettivo è usare la natura come mezzo per fissare sulla tela le mie reazioni più forti nei confronti dell’oggetto così come esso appare nel momento in cui lo amo di più.
Questa fotografia mi è piaciuta particolarmente perché nella mia ricerca fotografica l’obiettivo principale è raggiungere l’intimità con l’immagine anche solo per un momento, amarla per trasformarla in qualcosa di più autentico e personale.
