la città Fantasma…
Accediamo all’interno di uno degli stabili fatiscenti. Entro all’interno di una cucina dove vi é una sedia. Lui si accomoda e con la sua pipa, mi racconta del passato di questa casa, abitata dall’ufficio postale dell’epoca. Intravedo nel suo sguardo, quella fierezza di voler raccontare la vita vissuta, come se gli appartenesse e come se fosse immortale.