La città Fantasma…
Dopo aver fatto il mio giro, lo trovo seduto su una panchina, posta sotto un’albero di Olmo secolare. Mi avvicino e iniziamo a parlare. Lui, mi racconta tutta la sua storia e quella del paese. Spiegandomi cosa lo ha spinto a trasferirsi in solitudine all’interno di questo Borgo contadino, nell’entroterra del Cilento. Il suo racconto e il gesticolare lo rende magico, perché mi da quella sensazione particolare. Mi ripete sempre di essere fiero della vita che conduce a tal punto di auto definirsi “Libero, Abusi, Speciale”.