Esuvia
“al risveglio
la libellula spiccherà il suo primo volo
della sua vita precedente
rimarrà solo l’involucro
l’esuvia…”
Io e mia figlia.
Un padre ha occhi diversi per i figli lo sa non lo cerca e non lo desidera
ma è conscio che in lui avviene questa forzatura verso la figlia.
Per lei nutre un senso di protezione particolarmente diverso,
è quel velo che è il Suo amore per lei…
La osserva un pomeriggio d’estate e piano piano insorge quella malinconia che avvolge il suo cuore.
La sua Elena non è più Elena; è donna.
La mente si appiglia ai ricordi; un abbraccio un bacio ricevuto, quello sguardo e quel suono della sua voce che ora non è piu..
In lui cresce un desiderio quello di immaginarsi la metamorfosi
che ha cancellato per sempre in un attimo quella intangibilità del suo amore.
La immagina dormiente distesa in un prato
Lei al risveglio è assalita da un senso di smarrimento intriso di nostalgia
Si raccoglie nel velo quel dono per lei così prezioso.
Irrompe però il desiderio di spazio, di divincolarsi e librarsi in una dimensione nuova consapevole della propria bellezza.
I suoi primi piccoli passi sono timidi lo sguardo volge più di una volta all’indietro
Sente che suo padre è li, lo avverte, lo riconosce.
Ora è il momento di abbandonare per sempre il suo dono
Si abbraccia quasi a cercarlo….
Le spalle sono ora volte al suo passato
Inizia quel cammino nuovo senza più l’esuvia.
La libellula ora riesce a volare….
Questa foto è parte i un progetto composto da 14 immagini.
Luogo non specificato
11/1/2018