Il filtro polarizzatore può cambiare radicalmente l’aspetto delle tue fotografie di paesaggio. A differenza di molti altri filtri che puoi acquistare per la fotocamera, il polarizzatore aggiunge alle tue immagini delle caratteristiche che è praticamente impossibile ottenere in Photoshop. Basta avvitarlo sull’obiettivo e il polarizzatore ti dà il potere di gestire meglio la luce, rendendo i colori più intensi, eliminando i riflessi non voluti da superfici come il vetro o l’acqua e rimuovendo l’eccessiva lucentezza da qualsiasi oggetto, dalle porte dipinte alle superfici rocciose.
Un filtro polarizzatore nella fotografia paesaggistica diventa davvero utile se ti trovi a scattare con cieli blu o con ampie distese d’acqua. Non credere che serva solo a rendere più forti i colori: l’effetto del polarizzatore, infatti, è ideale anche nella fotografia in bianco e nero e in quella architettonica poiché ti consente anche di ottenere migliori toni e contrasto nelle foto. Questo significa avere un materiale migliore su cui lavorare in Photoshop. Il filtro rimuove o riduce la quantità di luce polarizzata riflessa dal cielo, dall’acqua o da altre superfici. Ma poiché gli occhi non sono in grado di vedere la differenza tra luce polarizzata e luce normale, spesso bisogna provare per capire se l’effetto sarà davvero funzionale all’immagine scattata o meno. Il filtro è dotato di una ghiera anteriore ruotabile, in questo modo è possibile orientare il vetro rispetto alla direzione della luce polarizzata. In genere, prima di scattare, si ruota il filtro fino a vedere nel mirino il massimo effetto possibile, ma in alcuni casi si può scegliere di diminuire l’azione del polarizzatore ruotando ancora di pochi gradi la ghiera a partire da questa posizione. Se stai fotografando il cielo, l’effetto sarà più evidente quando il sole si trova a 90° rispetto alla scena, quindi l’effetto del polarizzatore è di poco impatto se il sole si trova alle tue spalle, e diventa quasi invisibile e poco interessante in caso di cielo coperto.
1 – Previsualizza l’effetto
Per evitare di montare inutilmente il polarizzatore sull’obiettivo, tienilo tra le dita e ruotalo per verificare “a occhio” in che modo si incrementi la saturazione di alcune aree della scena. Quando poi lo monti, non avvitarlo troppo stretto, potrebbe essere difficile da smontare a causa della ghiera!
2 – Inquadra con il sole laterale
L’effetto del polarizzatore è più intenso in giorni di sole con il cielo blu, ma dipende anche dalla posizione del sole rispetto alla scena inquadrata e a quella del fotografo. Per ottenere il massimo effetto devi fotografare con il sole laterale, quindi cerca un angolo di ripresa adatto oppure scegli un altro orario.
3 – Trova i punti giusti
Per comprendere con precisione quale parte del cielo otterrà il massimo dal polarizzatore, simula con la mano una pistola e punta l’indice contro il sole, quindi ruota il polso. Il pollice andrà a indicare le aree del cielo con la maggior parte di luce polarizzata.
4 – Filtra i tuoi risultati
È fondamentale ruotare la ghiera anteriore del polarizzatore verificandone l’effetto a ogni scatto. Ricordati, inoltre, che un polarizzatore assorbe circa il 50-75% della luce (uno o due stop) indipendentemente da come è regolato, quindi non utilizzare un tempo d’esposizione troppo lento, oppure usa un treppiede.
Ho una macchina fotografica Sony 7R3 A. Quando uso il filtro polarizzatore e lo ruoto intorno al suo asse, non vedo nessuna differenza di immagine, perché il computer corregge sempre la luminanza. Cosa posso fare?