24h in sala Marco

Questa è una piccola raccolta di fotografie fatte durante una giornata di lavoro del mio parrucchiere un po’ di tempo fa, alcune delle tante scattate un po’ per gioco un po’ per mettermi alla prova e ad ogni singola foto ho dato un effetto che in qualche modo potesse esaltare quel momento, quel gesto e raccontare così quella giornata.
Così oggi, ai tempi del Coronavirus, riguardando quelle fotografie e pensando ai divieti penso a lui, a Marco, il mio parrucchiere e al fatto che abbia deciso di chiudere prima di tanti altri, per lui, per la sua famiglia e per tutti i suoi clienti, a Giuseppe Luciano e Giancarlo che lavoravano con lui.
Ho deciso di pubblicarle ora ma non come sfogo contro tutta una serie di rinunce da cui siamo stati travolti dal giorno alla notte ma come pensiero a chi come lui mette il cuore nel suo lavoro. Perché quello che manca non è l’appuntamento fisso per il taglio di capelli o il trattamento viso dopo la rasatura. Quello che manca è il luogo in se, quell’ambiente in cui appena entravi sembrava tutto diverso vuoi per il sorriso con cui venivi accolto, vuoi perché poi ti trovavi a parlare con quello sconosciuto accanto a te che stava aspettando il suo turno.
Alla fine queste foto non vogliono essere un monumento alle rinunce ma semplicemente un punto, il punto in cui eravamo rimasti, il punto da cui ripartire, perché al di là  che lo si voglia chiamare parrucchiere, coiffeur o hair stylist lui Marco e con lui Giuseppe, Luciano e Giancarlo sono AMICI.
Ci vediamo presto.

Canon Eos 1100d
Sigma 17-70mm F/2.8-4