Aurelio Negroni - Assisi dove i confini non hanno fine
Assisi dove i confini non hanno fine
Se dovessi descrivere Assisi col primo aggettivo che mi viene in mente direi verde.
Sì, Assisi è verde, verdissima.
E ti accoglie così, con un inno alla pace (verde) che non può passare inosservato.
Ho respirato un’atmosfera quasi surreale, come un’evasione dalla realtà.
Assisi è tranquilla nonostante tanti turisti stranieri.
Tutto ha un suo ritmo silenzioso, scandito lentamente nel tempo.
Ho adorato la Basilica di San Francesco, i suoi colori, le sue bellezze. Ho “sfruttato” la guida di un gruppo per apprendere qualcosa in più sui magnifici affreschi di Giotto.
Assisi conserva intatto il suo passato medioevale. Sembra che modernità e progresso non la sfiorino minimamente. Sarà per questo che il suo territorio è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, sarà per questo che per me è il luogo ideale per fare un bellissimo viaggio nel tempo e respirare storia, arte e spiritualità.
Al contrario delle grandi città italiane in cui oltre alle chiese – intese come edifici – di spirituale resta ben poco, ad Assisi la fede e la serenità sono intrise nell’aria. Ogni angolo richiama pace e cordialità.
Con queste fotografie Mmi è sembrato di immortalare quelle che sono le qualità più rappresentative di Assisi: spiritualità, serenità e natura.
Ma Assisi non va visitata solo dai fedeli – pensare questo sarebbe un grave errore. No, Assisi ha tanto da regalare a chiunque.
Con la sua bellezza unica riesce ad impressionare, affascinare, emozionare.
E poichè Assisi è la città-simbolo della pace, sarebbe impossibile non sentirsi accolti. Sarebbe impossibile abbandonarla senza sentirsi alleggeriti nello spirito.
Nikon D800 – Nikkor 24-120 f,4 – Nikkor 16-35 f,4
Assisi
19/12/2019
Dati exif non disponibili
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