Avatar Gianluca Moretti

Scopro la fotografia per caso a dodici anni, innamorato da subito del marchio Nikon. Sono orgoglioso di appartenere alla generazione che ha avuto la fortuna di avere conosciuto le fotocamere analogiche, quelle medio formato, la pellicola, le diapositive, il Kodachrome, il Cibachrome, la camera oscura. Passato con interesse al digitale. Mi interesso di tutta la fotografia, prediligo il reportage di viaggio, viaggiare apre la mente ed insegna sempre qualcosa. Trovo interessante l'architettura, emozionante la fotografia di paesaggio. Felicità  è ricevere una @mail dal National Geographic America dove chiedono una mia fotografia, vista su internet, per il loro archivio. Mi appassionano le automobili, ancor di più da quando guido auto Ferrari e Lamborghini su strada ed in pista. Tecnologicamente connesso al mio smartwatch, tablet e smartphone, Android simpatizzante. La mia fotografia migliore, quella ancora da scattare. Il mio viaggio preferito, il prossimo.

PAESEItalia

ATTREZZATURANikon D500, Nikon D1x, Nikon AF-S 70-200mm f/4 G ED VR, Nikon AF-S 50mm f/1.4 G, Nikon AF 24mm f/2.8 D, Nikon AF DX fisheye 10.5mm f/2.8 G ED, Nikon AF DX 18-105mm f/4.5-5.6 ED, Sigma 150-600mm f/5-6.3 Sport, Nikon SB 600, Nikon SB 700

SITOclickgianluca.com

Gianluca Moretti - Bull Riding

Bull Riding

Bull Riding
State of Maine, U.S.A.
Bull riding, da noi meglio conosciuto come Rodeo. Durante il mio viaggio in America mi è capitato di assistere ad una gara di Bull Riding.
Questo sport è disciplinato dalla Professional Bull Riders Organization, la regola è molto semplice: cavalcare un grosso toro per almeno otto secondi, tenendosi legati ad una fune con una mano, mentre il toro farà  di tutto per scaraventare a terra il suo “rider”.
La mano che tocca il toro è solo quella che è legata saldamente alla fune, mentre l’altra mano deve essere libera ed è usata solo per bilanciarsi.
La parte di fune che passa sotto al ventre del toro ha una coppia di campane che, oltre a produrre il caratteristico suono aggiungono un po’ di peso alla fune per facilitarne la sua caduta una volta che il cowboy non è più sul toro.
E’ senza dubbio uno sport pericoloso ed infatti è anche chiamato “ the most dangerous eight seconds in sports” (gli otto secondi più pericolosi negli sports).
Uno sport molto adrenalinico per gli spettatori che vi assistono e, sicuramente ancor più per i “riders” che stanno sopra ai tori!
Attrezzatura: fotocamera Nikon D 300s – obiettivo Sigma 70-200 mm f2,8

Maine, USA

18/2/2017

Dati exif non disponibili

Foto 1 di 6

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