Leonardo bonato - Cecity
Cecity
Noi tutti, vedenti e non vedenti, ci differenziamo gli uni dagli altri non per i nostri sensi, ma nell’uso che ne facciamo, nell’immaginazione e nel coraggio con cui cerchiamo la conoscenza al di là dei sensi. (Helen Keller, The Five-sensed World, 1910)
Cos’è la bellezza della vita senza i colori, senza le immagini e senza la luce?
A causa di una grave patologia, la cecità si è scagliata su di lei, inizialmente in modo lieve e poi, progressivamente, sempre di più, fino a privarla completamente di uno dei principali sensi, la vista.
Il rossore di una mela, la magia di un tramonto, la bellezza del viso della persona amata: ricordi che vedranno luce solo nella mente.
Una persona che ha dovuto fare di questa “tragedia” la propria quotidianità .
Proprio la quotidianità viene rappresentata in questa sequenza di immagini che fanno della drammaticità la loro luminosità .
La scelta dell’abbandono dei colori a favore del bianco e del nero come simbolo dell’avvicinamento alla realtà di una persona non vedente, luci e ombre come il giorno e la notte, cosi differenti cosi distanti ma che insieme creano ricordi.